Elser - 13 minuti che non cambiarono la storia è un film diretto da Oliver Hirschbiegel, con Christian Friedel, che sarà trasmesso il 22 marzo 2018, alle ore 21:05 su Rai 3. La pellicola racconta la vera storia di Georg Elser e del suo tentativo di bloccare Adolf Hitler e i suoi piani, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale. Un racconto - raramente citato nei libri di storia - che dà luce all'impresa portata avanti da un semplice ma coraggioso carpentiere di campagna contro il Führer.
Elser 13 minuti che non cambiarono la storia, la trama
Durante il discorso dell'anniversario di Hitler, l'8 novembre 1939, un uomo viene arrestato al confine svizzero per possesso di oggetti sospetti. Pochi minuti dopo, una bomba esplode nel Bürgerbräukeller di Monaco, subito dietro il leggio del Führer, uccidendo otto persone. L'uomo che ha organizzato l'attentato si chiama Georg Elser (Christian Friedel), un falegname di Königsbronn, nella regione della Svevia. Il carpentiere viene ritrovato in possesso di una mappa del posto e del piano dell'assalto, comprensivo dei detonatori e del loro posizionamento, viene inviato al capo della Polizia criminale nel Reichssicherheheithauptamt, Arthur Nebe (Burghart Klausner) e al capo della Gestapo, Heinrich Müller.
Elser - 13 minuti, il trailer del film
Di seguito, vi riportiamo il trailer del film:
Elser, il film parla di una storia vera
Il film racconta la storia vera di un uomo che cercò di rendere libero il suo paese e di evitare la guerra al suo paese, la Germania, che, di lì a poco, sarebbe stata la principale potenza europea ad essere a capo della Seconda Guerra Mondiale. Quei 13 minuti fatali avrebbero potuto cambiare il corso della storia, ma i piani di Elser non andarono a buon fine, poiché Hitler riuscì a scampare all'attentato. Christian Friedel interpreta Georg Elser: nel film è interamente ricostruito il momento dell'attentato mediante flashback che mostrano la storia di un uomo, pacifista nel cuore e nella mente, un protestante praticante che amava le donne, fin troppo: ebbe un figlio da Mathilde Niederman, che non portò all'altare e iniziò una storia d'amore con Elsa, una signora sposata con figli, mettendo in piedi, per l'epoca, uno scandalo di grandi dimensioni. La Gestapo credeva che non fu solamente lui ad architettare l'attenato alla vita del dittatore ma che, con lui, fossero coinvolte anche altre persone. Il tutto narrato su uno sfondo che vedeva l'imponente ascesa del partito nazista.
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