Al Festival di Berlino, manifestazione che lo vede in gara (unico film italiano), Fuocoammare di Gianfranco Rosi sta riscuotendo un grandissimo successo. Ma il documentario che ha come ambientazione Lampedusa e come tema il dramma dei migranti ha attirato anche il cinema nostrano, visto che i giornalisti cinematografici del Sngci hanno deciso di premiare Fuocoammare con il Nastro d'argento. La pellicola verrà premiata il 25 febbraio, alla serata organizzata alla Casa del Cinema.
Grande cinema, con un effetto di denuncia potente che richiama i Governi del mondo a responsabilità colpevoli e ormai indilazionabili: con questa motivazione è stato deciso di assegnare proprio al documentario di Gianfranco Rosi il Nastro d'Argento.
Un grande riconoscimento per l'autore, che ha studiato da vicino il fenomeno trasferendosi proprio a Lampedusa per un anno. Con Fuocoammare, appena presentato con grande successo alla Berlinale, in concorso per l'Italia, Rosi è autore di un film – ha detto il Sngci- che rappresenta un caso due volte speciale: per l'alta qualità narrativa, non c'è dubbio, ma soprattutto per il modo in cui mette il cinema al servizio di una denuncia d'attualità, sul tema delle migrazioni, mai tanto determinata.
Non è il primo Nastro d'Argento per Gianfranco Rosi: il regista ne ha già ricevuto uno per Sacro Gra, nel 2014: quel film, oltretutto, vinse anche il Leone d'Oro al Festival del Cinema di Venezia l'anno precedente. Fuocoammare sarà nei cinema a partire da domani, 18 febbraio.
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