Quando siamo di fronte ai classici, siamo portati a pensare in modo quasi automatico che siano adatti per tutte le età. Nel caso di Star Wars, l'universo di Guerre stellari è ormai così articolato e complesso che districarsi può essere difficile.
Certo, se siamo di fronte a un prodotto di Guerre Stellari adatto ai bambini per definizione, per esempio quelli realizzati in collaborazione con Lego, non dovremmo avere dubbi. Ma per quanto riguarda i film del "canone" come possiamo comportarci per evitare che i nostri piccoli abbiano gli incubi? Il primo e più scontato consiglio è quello di verificare le raccomandazioni di età che tutti i prodotti devono avere, in cui ci viene fornita un'età minima consigliata. Ma se vogliamo essere ancora più scrupolosi, le risorse non mancano.
Guardare Star Wars con un bambino: una guida per età
Negli Stati Uniti il tema è ancora più sentito rispetto all'Italia, ed esistono addirittura siti dedicati proprio a suggerire alle famiglie quali sono i prodotti (video e televisivi, ma anche videogame) più indicati. Per esempio Common Sense Media ha pubblicato una guida per età ai prodotti più famosi legati a Guerre Stellari. Ne riportiamo le indicazioni legate ai film principali, anche se l'elenco originale è decisamente più lungo e include anche i prodotti televisivi e i videogame. Qui ci limitiamo ai film.
Guida per genitori ai film di Guerre Stellari
Secondo Common Sense Media, possiamo seguire questi criteri:
Quando i bambini hanno sette anni possono guardare Guerre stellari, il primo della saga (quello che è stato "rinominato" Star Wars: Episode IV: A New Hope). Che contiene molta azione ma niente di particolarmente indigesto per i più giovani.
A 8-9 anni i bambini possono guardare senza problemi l'impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi: ci sono alcune scene più intense e più dramma, ma nulla che non possa essere spiegato dai genitori e capito dai ragazzi. Oltre a finire la trilogia classica, possiamo iniziare insieme la seconda trilogia: Episodio I: la minaccia fantasma e Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni.
A 10-11 anni è il momento giusto per iniziare con tematiche più mature, iniziando l'ultima trilogia: i preadolescenti possono guardare Star Wars - Il risveglio della Forza e Star Wars - Gli ultimi Jedi. Se i ragazzi sono particolarmente "affamati" dell'universo creato da Lucas, possiamo iniziare anche con gli spinoff: Solo: A Star Wars Story e Rogue One: A Star Wars Story.
Infine, 12-13 anni è l'età consigliata per Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith, che per i temi trattati è il film più complesso della saga.
Star Wars con un bambino: consigli dettagliati grazie a IMDB
Se siamo davvero coscienziosi e vogliamo avere ancora più dettagli, possiamo usare una funzione poco conosciuta della celebre piattaforma IMDB. Il sito infatti contiene una serie di indicazioni estremamente dettagliate, praticamente su ogni film. Per raggiungerla dobbiamo cercare la voce Parents Guide, che si trova circa a metà pagina. Nel dettaglio, si trova nella sezione Storyline, dopo Cast e prima di Detail. Facciamo click su view content advisory.
La pagina che si apre contiene l'età consigliata nei diversi stati (Italia compresa), ma soprattutto, una serie dettagliata di indicazioni per ciascuno dei temi potenzialmente caldi. Nudità e riferimenti espliciti, violenza, linguaggio esplicito, alcool e stupefacenti e scene spaventose. La cosa davvero interessante è che possiamo vedere tutti i dettagli, scena per scena, e decidere da soli se sia adatto ai nostri ragazzi.
Per dare un'idea del livello di dettaglio, nel caso di Gli ultimi Jedi, scopriamo che nel film viene usata due volte l'imprecazione "damn", una volta "bastard", due volte "hell" e una volta "big-ass". E due dei personaggi principali entrano in un casinò dove si possono intravedere persone che consumano alcool.
Sfortunatamente la guida è in inglese, ma un comodo sistema di "semafori" ci può fornire facilmente un'idea generale. Se poi vogliamo un dettaglio maggiore e non padroneggiamo la lingua, possiamo aiutarci con uno qualsiasi dei numerosi traduttori online (come Google Translate). Non sono perfetti, ma possono aiutarci a capire il senso delle scene spiegate.
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