Il 30 ottobre 1986 usciva nelle sale cinematografiche italiane il film Highlander - L'ultimo immortale di Russell Mulcahy: la pellicola non ebbe subito un grande successo ma con il passare degli anni il valoroso guerriero Conner MacLeod divenne una delle leggende del cinema.
Ricordiamo le 5 reminiscenze dell'attore Conner MacLeod:
1. L'eroe dei due mondi
L'attore sembra sia la guida che lo spettatore segue nell'avventura infinita mentre si muove tra i vicoli della moderna New York fino alle alle verdeggianti valli scozzesi dei tempi post-medievali (low-fantasy) piena di antichi eroi: una trasposizione temporale che va dal 1500 agli anni Ottanta.
Proprio per questo motivo il film non è definibile in un unico e specifico genere perchè sembra essere un mix tra un film giallo e un classico low fantasy per poi concludersi in un urban fantasy grazie all'esplosivo scontro finale.
2. Una fiaba postmoderna
Sembra che l'avventura del protagonista sia un vero e proprio percorso di formazione infatti lui sa bene che il motto del suo esistere è "Ne rimarrà soltanto uno": un percorso che lo conduce verso l'Adunanza ovvero il fatidico giorno in cui l'ultimo degli eroi immortali riceverà la Ricompensa.
Durante questo difficile cammino sarà aiutato dal maestro Ramirez e assediato dal nemico Kurgan: una fiaba adulta che non rinuncia mai ad un respiro epico e che fa del film una perfetta opera postmoderna.
3. Amare la vita grazie alla morte
C'è un grande dilemma che Highlander deve affrontare: la vita eterna è un dono o un enorme peso da sopportare? Connor vive la sua vita da Highlander con una grande responsabilità ma emerge comunque il grande problema della scomparsa delle persone amate: momenti di vero romanticismo vengono vissute con il suo grande amore Heather.
Il film fa riflettere molto sul senso della vita quando si capisce che la tanto attesa Ricompensa di Highlander è in realtà la mortalità.
4. Sean Connery
Sean Connery nel film veste i panni di Juan Sanchez Villa-Lobos Ramirez, maestro d'armi egiziano che inizia Connor all'arte della spada e segnare la via del suo percorso eroico. L'attore è presente solo in pochi minuti del film ma grazie alla sua esperienza e umanità riesce subito a conquistare l'affetto del pubblico.
5. L'anima fiera degli anni Ottanta
Christopher Lambert è un uomo granitico e il suo ruolo è tipico degli anni '80 : combattimenti votati all'azione e anche un pizzico di maschilismo a cui si aggiungono look da dannate rockstar dei nemici e infine la splendida colonna sonora dei Queen.
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