Hollywood ha sdrammatizzato le istituzioni mentali sia nella commedia che nel genere horror, con alcuni film che hanno dimostrato al pubblico che, quando le spalle sono contro il muro e abbiamo qualcosa da dimostrare, possiamo sembrare pazzi anche se non lo siamo. Gli ospedali psichiatrici sono sempre stati considerati un luogo cult per il grande schermo, soprattutto per generare nello spettatore un sentimento di disagio, paura e inquietudine. Steven Soderbergh ha scelto di rinchiudere la sua protagonista interpretata da Claire Foy in un istituto discutibile e ambiguo per il suo film Unsane, un thriller girato esclusivamente con l'iPhone. Le stanze di un colore deprimente, camicie di forza, urla per i corridoi di giorno e di notte e dialoghi a tratti surreali sono gli ingredienti base di un film ambientato in questi luoghi sinistri che ospitano persone affette da disturbi mentali gravi e meno gravi. Cogliamo questa occasione per ricordare alcuni film che hanno esplorato la mente umana in tal senso, ospitando i personaggi in alcuni ospedali psichiatrici.
Film in un ospedale psichiatrico: nel segno di Hannibal Lecter
Il Silenzio degli Innocenti (1991): Hollywood ha creato un film straordinariamente anormale in grado di usare il cattivo per aiutare a catturare qualcuno di peggio. Cosa potrebbe andare storto? Mentre il film salta attraverso istituzioni mentali di crescente sicurezza, Hannibal Lecter (interpretato da Sir Anthony Hopkins) si avvicina a riconquistare la sua libertà. In The Silence of the Lambs Lecter non solo sperimenta la quiete della cella sanitaria, ma apprezza anche i piaceri di una maschera facciale alla Jason X per mantenere la sua bocca inquietante sigillata. Al Baltimore State Hospital for the Criminally Insane, il signor Lecter era un paziente zero. Nel film vincitore del premio Oscar per il miglior film di Jonathan Demme, tuttavia, diventa uno dei personaggi più riconoscibili del cinema, trascendendo il genere per evocare una varietà di emozioni nel pubblico.
Qualcuno volò sul nido del cuculo: Senza questo film sarebbe una lotta definire veramente il genere "Mental Asylum" come ha fatto Qualcuno volò sul nido del cuculo. Oltre al suo lavoro in film come Chinatown, Batman e The Shining, un ruolo che ha definito la carriera di Jack Nicholson è quello di McMurphy. Condannato per aggressione, il protagonista di finge matto per evitare la prigione. Quindi i medici dell'istituto mentale devono scoprire la verità, mentre la presenza di McMurphy tra gli altri pazientoi porta confusione e nuovi stimoli. Il film di Milos Forman del 1975 ha vinto cinque Oscar nel 1976, con uno dei più grandi cattivi nella storia del cinema e un cast di supporto che includeva Christopher Lloyd e Danny DeVito. Un film sinonimo di garanzia.
Esplorando la mente umana nei film ambientati in un ospedale psichiatrico
L'Esercito delle 12 scimmie (1995) La follia può essere soggettiva. Nel film cult di Terry Gilliam del 1998 il viaggio nel tempo, i sogni lucidi, i virus genocidi e il filosofare sullo stato di follia sono tutti esplorati attraverso i personaggi di James Cole (Bruce Willis) e Jeffrey Goines ( Brad Pitt). Gilliam ha dimostrato di essere il regista perfetto per il film, poiché il suo stile visivo inconfondibile ha accentuato la trama sconnessa. Ambientato nel 2035, il film racconta la storia di pochi esseri umani sopravvissuti ad un virus letale che ha distrutto la Terra. James Cole viene scelto per tornare indietro nel tempo e trovare una soluzione al disastro. Che sia un uomo libero, un prigioniero o un paziente all'ospedale psichiatrico, non siamo mai abbastanza sicuri di quale Cole abbia fiducia. Willis interpreta alla perfezione il suo personaggio poliedrico, incarnando la nostra natura schizofrenica e ampliando la definizione di "folle".
Shutter Island (2010): Travestito da thriller, Shutter Island è un film sulla repressione, il trauma e l'esperienza della tristezza insondabile che può portare alla follia. Sulle note della colonna sonora composta da Hans-Zimmer esplode il film che offre una corsa avvincente da non perdere. Teddy Daniels (Leonardo Di Caprio) conduce un'indagine sulla scomparsa di Rachel Solando presso la struttura psichiatrica di Shutter Island. Egli è deciso a trovare le risposte, e chiunque metta in dubbio le sue motivazioni sarà rapidamente attaccato: dottori tedeschi sagaci e dai capelli bianchi devono essere nazisti, i detenuti magri che mettono il loro dito alla bocca devono avere dei segreti importanti. Compreso il compagno di Daniels, ossia Chuck Aule (interpretato da Mark Ruffalo), il quale è automaticamente coinvolto nel segreto della scomparsa di Solando. Tutti sono coinvolti nel segreto, ma non è quello che sospetta Teddy Daniels. Sappiate che nei frame finali del regista Martin Scorsese ci sono delle scene che lasciano al pubblico un sospetto insopportabile che risuona molto dopo il lancio dei titoli di coda.
Il grande Gatsby (2013): Mentre il romanzo di F. Scott Fitzgerald non faceva menzione di un asilo psichiatrico, il regista Baz Luhrmann lo ha inserito nel suo adattamento del 2013. Nick Carraway, il narratore affidabile, viene introdotto per la prima volta attraverso le finestre smerigliate di un sanatorio. Potrebbe essere in realtà più depresso che pazzo, ma il suo tempo trascorso nell'istituzione come un sottoprodotto delle innumerevoli ore trascorse tra la borghesia ubriaca di Manhattan. Anche se il film di Luhrmann potrebbe aver enfatizzato eccessivamente lo sfarzo e le circostanze dei ruggenti anni Venti, il suo ritratto della difficile situazione dei socialisti alla fine si rivelò ossessivo. Come nel tragico finale di Jay Gatsby, Nick Carraway si ferma negli uffici di un sanatorio, cercando di dare un senso alla vita che ha vissuto e perso.
Fonte foto: facebook.com/ShutterIsland/
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