Il cinema italiano viaggia nel mondo. Grazie a dei festival che promuovono ogni anno la recente produzione cinematografica italiana. Si è da poco conclusa, con la collaborazione di Istituto Luce Cinecittà, la ventinovesima edizione del Festival du Cinéma Italien di Bastia (4-11 febbraio 2017) che, oltre a una selezione delle novità, ha proposto anche un omaggio a Alberto Sordi presentando due classici interpretati da uno dei volti più amati del cinema italiano. Inaugurato non da un film per il cinema ma per la televisione, Lea di Marco Tullio Giordana, ispirato alla storia di Lea Garofalo che passò la vita a fuggire dalla 'ndrangheta, divenne testimone di giustizia e fu uccisa in un agguato tesole dall'ex compagno nel 2009, il festival organizzato nella città della Corsica ha visto trionfare, vincendo il Gran Premio della Giuria e il Premio della giuria giovane, il dramma d'ambientazione sportiva (le corse di rally) Veloce come il vento di Matteo Rovere con Stefano Accorsi nel ruolo di un ex pilota di talento ora tossicodipendente. Tra i film gara splendeva per sguardo d'autore, stile rigoroso, profondità dei personaggi e bravura degli attori, Fiore di Claudio Giovannesi. Chiuso con la proiezione de La pazza gioia di Paolo Virzì, il festival ha riportato sul grande schermo, per l'omaggio a Sordi, due classici della commedia italiana degli anni Sessanta, Il vigile (1960) di Luigi Zampa e Il boom (1963), scritto da Cesare Zavattini e diretto da Vittorio De Sica.
Dalla Corsica agli Stati Uniti. Da Bastia a Los Angeles. Nella città degli angeli si svolge la dodicesima edizione di Los Angeles, Italia (19-25 febbraio 2017), evento promosso dall'Istituto Capri nel mondo. Si tratta di una vetrina molto glamour (non per nulla il sottotitolo è Film, Fashion and Art Fest) che quest'anno funziona anche come lancio oltre oceano del film italiano candidato all'Oscar nella categoria dei documentari, Fuocoammare, il tanto apprezzato documentario creativo di Gianfranco Rosi girato a Lampedusa, che invece non fa che confermare l'arroganza filmica del regista, concentrato nel suo narcisismo estetico e al quale del dramma dei migranti proprio non importa nulla! Tra tutte le opere italiane invitate svetta 7 minuti di Michele Placido, tesa analisi del mondo del lavoro e dei diritti sempre meno tutelati ambientato in una fabbrica dove un gruppo di donne si confronta e scontra di fronte a un ultimatum posto loro dall'azienda. Un film da non perdere, in dvd da giovedì 23 febbraio 2017.
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