Il prigioniero coreano rappresenta l'ultimo film realizzato dal regista Kim Ki-Duk, che ci permette di osservare, più da vicino, la difficile, complessa e controversa situazione politica in cui versa la Corea del Nord, paese che si è schierato contro il mondo e, in particolare, contro l'America di Trump. Il regista, dunque, racconta il presente di questo paese dell'Estremo Oriente, in modo lineare e senza filtri, al fine di mostrare la realtà così com'è. Il film arriverà a breve nei nostri cinema.
Il prigioniero coreano, uno sguardo senza filtri alla Corea del Nord
La pellicola getta luce sulla difficile situazione in cui versa la Corea del Nord, di cui tutto il mondo è a conoscenza. L'assetto politico di questo paese non può essere considerato secondo un'ottica territoriale, ma - necessariamente - come una questione che riguarda il mondo intero. Il regista sudcoreano, dunque, ci permette di dare uno sguardo al paese in maniera realistica e che, per questo, ha ottenuto anche un grande appoggio dalla critica. Il presente di questo paese dell'Estremo Oriente, infatti, viene raccontato senza filtri: un momento storico che vede la Corea del Nord ormai contro tutti i paesi del mondo (o quasi).
La trama
Ad interpretare il prigioniero, è Nam Chul-woo, pescatore nordcoreano che, solitamente, naviga proprio nelle acque della Corea del Sud. L'uomo, però, viene trascinato dalla corrente verso sud, quando una delle reti che usa per pescare si aggroviglia all'elica della sua barca. A causa di questo incidente, il pescatore si ritrova in territorio nemico: per questo motivo, Nam avrà l'arduo compito di convincere la sicurezza del sud della Corea di non essere lì in qualità di spia, anche se dovrà essere sottoposto a interrogatori estenuanti. Riuscirà a salvarsi? Come ritornerà a casa e cosa cambierà in lui? Tucker Film si occuperà della distribuzione del film in Italia che arriverà nelle sale cinematografiche il 12 aprile 2018.
Fonte immagine in evidenza: https://www.facebook.com/TuckerFilm/
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