Le streghe, il nuovo film di Robert Zemeckis, è stato appena distribuito on demand e già scatena il finimondo. Motivo dell'ira di moltissimi spettatori è l'uso improprio che l'adattamento del celebre romanzo di Roald Dahl fa della disabilità. Nella dark comedy, infatti, la Grande Strega Suprema interpretata da Anne Hathaway nasconde sotto il trucco impeccabile e gli abiti eleganti due mani come terrificanti artigli, che al pubblico hanno ricordato le persone affette da ectrodattilia. Parecchi utenti hanno segnalato sui social che continuare a ritrarre i "cattivi" con simili difetti fisici perpetua gli stereotipi secondo cui le disabilità sono anormali o spaventose.
Le streghe, film di Zemeckis scatena polemiche
Warner Bros, che distribuisce Le streghe negli Stati Uniti sulla piattaforma HBO Max e nel resto del mondo, ha subito fatto marcia indietro, scusandosi in una nota per "qualsiasi offesa causata" dal film.
La prima persona ad indignarsi è stata Amy Marren, ex atleta paralimpica di nuoto quattro volte campionessa del mondo. La nuotatrice si dice "delusa e arrabbiata" e affida a Instagram un post perché "in un'epoca in cui dovremmo andare avanti, in realtà stiamo andando indietro".
Ma Warner Bros ha riflettuto abbastanza su come questa rappresentazione delle persone con disabilità agli arti avrebbe influenzato la nostra comunità?
Marren spiega di essere cosciente che Le streghe è "soltanto un film", ma il suo timore è che i bambini, "ignari del fatto che esagera enormemente il libro di Roald Dahl", possano cominciare ad aver paura di questa forma di disabilità.
È sconvolgente che qualcosa che rende una persona diversa venga rappresentato come inquietante.
Amy ha poi lanciato gli hashtag #LimbDifferences e #NotAWitch invitando i suoi followers a pubblicare foto e post "utilizzando parole che ci descrivono come persone, poiché non è la nostra differenza che ci definisce".
Anche l'account Twitter delle Paraolimpiadi ha sollevato la questione con critica eleganza.
La diversità alle mani non fa paura. Le differenze devono essere celebrate e la disabilità deve essere normalizzata.
Le streghe, film con Anne Hathaway nella bufera: Warner si scusa
Un portavoce di Warner Bros ha dichiarato in un comunicato che lo studio è "profondamente rattristato" per il turbamento che Le streghe ha suscitato nelle persone disabili.
Nell'adattare la storia originale, abbiamo lavorato con designer e artisti per riuscire a trovare una nuova interpretazione degli artigli a forma di gatto descritti nel libro.
Il film di Robert Zemeckis, nelle intenzioni della produzione, "racconta il potere della gentilezza e dell'amicizia. La nostra speranza è che le famiglie e i bambini possano goderselo e abbracciare questo tema così stimolante e pieno di amore".
Fonte foto: Warner Bros.
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