La notizia è di pochi minuti fa: Leonard Nimoy, l’indimenticabile Spock di Star Trek ci ha lasciato.
Milioni di fan in tutto il mondo lo stanno ricordando e anche noi di Filmaker’s lo facciamo unendoci al dolore e al cordoglio che in questo momento sta attraversando tutto il mondo del cinema e dello spettacolo.
Leonard Nimoy ha saputo lungo tutta la sua vita costruire una carriera tra cinema, televisione e teatro, e non solo. Personalità poliedrica e creativa, Leonard Nimoy ha arricchito il suo percorso con la poesia, la fotografia, ha inciso degli album musicali, il tutto sempre con eleganza e discrezione.
Sicuramente il ruolo che lo ha reso celebre è il personaggio vulcaniano di Star Trek, Mr. Spock. Personaggio che in breve è entrato nell’immaginario collettivo diventando anche un’icona pop contaminando il linguaggio quotidiano, insieme all’altro grande personaggio, il Capitano James Tiberius Kirk, interpretato da Willian Shatner.
Una convivenza non facile quella che Nimoy ha dovuto accettare dagli anni Sessanta in poi,cioè dalla messa in onda della serie creata da Gene Roddenberry (primo episodio in onda sulla NBC l’8 settembre del 1966), tanto che a un certo punto tentò anche di separasi da Spock con un libro dall’eloquente titolo I’m not Spock, per poi fare pace con il suo celebre alter ego e nel 1995 pubblicare un altro libro questa volta con il titolo eloquente di I’m Spock.
Più che una concessione, l’accettazione della devozione e del sincero amore che generazioni di fan di Star Trek gli hanno sempre mostrato, un fenomeno trans generazionale che siamo sicuri continuerà anche domani e oltre. Perché come i trekkiani sanno che: “Spazio, ultima frontiera. Questi sono i viaggi dell’astronave Enterprise alla scoperta di nuovi mondi e di strane forme di vita per giungere là dove mai nessun uomo è giunto prima”.
Buon viaggio Mr. Spock
A cura della Redazione
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