Il tempo è tiranno, si sa. A Hollywood più che mai. Liv Tyler, indimenticabile nella trilogia del Signore degli Anelli, è convinta di essere diventata una "cittadina di seconda classe" a Hollywood per via della sua età: 38 anni sono già molti per la solita e sessista industria cinematografica.
Intervistata dal magazine More, l'attrice ha detto che i ruoli principali in un film che non richiedano di interpretare la moglie o la ragazza di qualcuno erano davvero pochi, a dispetto del fatto che lei non abbia nemmeno passato i 40.
«Trentotto è un numeor strano» ha detto la Tyler. «Non è divertente quando vedi che le cose iniziano a cambiare. Quando si è sui 18 o intorno ai vent'anni, c'è davvero l'imbarazzo della scelta per le parti eccitanti da interpretare. Ma alla mia età sei di solito la ragazza o la moglie di qualcuno, una sorta di cittadino di seconda classe. Ci sono ruoli più interessanti per le donne quando diventano più vecchie».
Liv Tyler, ora personaggio fisso nella serie tv della HBO, The Leftovers, si è quindi unita a Anne Hathaway, Meryl Streep, Emma Thompson, Helen Mirren, Sandra Bullock, Salma Hayek e Maggie Gyllenhaal: tutte star di alto profilo che hanno criticato l'industria cinematografica di Hollywood per il suo sessimo e per la discriminazione d'età nei confronti del gentil sesso.
La Tyler, i cui ruoli importanti sul grande schermo non sono stati moltissimi e che ormai risalgono a qualche anno fa, ha detto di sentire la mancanza dei lungometraggi perché la televisione è troppo imprevedibile: «Con un fim tu hai la sceneggiatura, e conosci l'inizio, il corpo della narrazione, la fine. Con la tv invece... scrivono mentre si va avanti. Non ho alcuna idea di quello che farà il mio personaggio nel futuro. Il che è frustrante. Non avere alcun tipo di controllo: parte di me lo ama, e parte di me lo odia».
Fonte: theGuardian.com
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