Wolverine l'immortale alla fine ha ceduto: Logan, l'ultimo atto (almeno per ora) con l'X-Men più iconico dei fumetti e del cinema, si è chiuso con la morte - a meno di nuove sceneggiature che ribalteranno tutto - di Wolverine. L'idea del regista James Mangold e della produzione era ben peggiore, a quanto pare. Secondo quanto dichiarato dal regista, il film si sarebbe dovuto aprire con la morte (o con la notizia della morte) di tutti gli X-Men. L'incidente a Westchester di cui si parla nel film, quello che ha causato qualche problema alla mente del Professor Xavier ma che non ha colpito Wolverine, avrebbe dovuto secondo i piani di Mangold portare in scena la morte di tutti gli X-Men.
Logan, Wolverine: ecco come doveva iniziare il film
"Avevo scritto letteralmente un'intro che iniziava con quella sequenza, si vedeva letteralmente chi era morto. Ma la ragione per cui non l'abbiamo più fatta non era per proteggere eventuali altri film, il punto era che ridefiniva il film. Lo faceva diventare un film sugli X-Men, invece che su Logan e Charles. Inevitabilmente, una volta che leggi un copione che comincia così, finisce per parlare proprio tutto di quella tragedia, invece di renderla una sorta di ombra che grava su questi personaggi", ha infatti confessato il regista.
Logan ubriaco: l'idea di Scott Frank
Poi, sull'idea di aprire invece con un Wolverine non proprio sobrio, ha invece detto la sua il cosceneggiatore Scott Frank a Slashfilm: "Ho sempre voluto scrivere un film di James Bond che cominciasse in un pub in Inghilterra, con Bond ubriaco fradicio che viene menato alla grande da un gruppetto di tifosi di calcio. Pensavo che sarebbe stata una gran maniera di cominciare un James Bond, e l'abbiamo usata con Logan!". L'ultima di Hugh Jackman nei panni di Logan si è consumata a marzo: e chissà se in serbo per Logan ci sono nuove avventure con un volto tutto nuovo...
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