L’ultimo sole della notte rappresenta il primo film del regista Matteo Scarfò. La pellicola, presentato al Trieste Science+Fiction Festival. Il film sarà proiettato il 20 novembre al Cinema Teatro Flavio di Roma e sarà in programmazione fino al 26 dello stesso mese. Si tratta di un science movie che racconta di uno scenario post-apocalittico: ad ispirare il film, due opere: Il condominio e L’isola di cemento, scritte da James Ballard. La pellicola indipendente è stata prodotta da Grandma Produzioni, SteamMovie e ScarFord Produzioni e le riprese sono state tutte effettuate su territorio calabro.
L'ultimo sole della notte, la trama del film
La storia si sviluppa in uno scenario post-apocalittico: ci troviamo in Italia e il governo decide di rinchiudere migliaia di persone contro la loro volontà in aeree considerate sicure. Tra queste, c’è la Zona 13 dove ci sono solamente tre abitanti, residenti in un condominio in cui non hanno bisogno di niente, anche se la situazione è a livelli di degrado molto elevati. In molti si chiedono cosa nascondono i confini che sono posti per recitante la Zona. Qualcuno non starà fermo e inizierà ad indagare.
L'influenza dei racconti di James Ballard
Il film si ispira, come vi anticipavamo, ai romanzi redatti dallo scrittore inglese James Ballard: nella pellicola si indaga sull’atteggiamento di alcuni personaggi che compongono la nostra società che sono forzati a condurre la propria esistenza in un futuro che non regala nulla di buono e privo, ormai, dei valori e delle fondamenta tipici di quella che era definita come società occidentale, ormai ridotta a sbiadito ricordo. Al posto della civiltà, infatti, c'è solo distruzione. Il contesto, dominato dal terrorismo e da violenza, fa capo a una terza guerra mondiale, che ha dei punti in comune con il conflitto siriano, pensato, però, su vasta scala.
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