La curiosa osservazione arriva direttamente dalla pagine del britannico The Guardian. La stagione autunnale del grande cinema è ormai alle porte, sempre più connessa alla spasmodica corsa di fine anno che termina nella stagione invernale e con la consegna delle ambite statuette a Febbraio. Ebbene, il punto è che secondo la testata d'oltremanica nessuna occasione è mai stata tanto "portafortuna" quanto il Festival del Cinema di Venezia. Evidentemente per gli Inglesi una rondine non fa primavera, ma due sì. Accade infatti che il Lido abbia ospitato le premiere mondiali dei due film che hanno trionfato nelle ultime due edizioni della notte delle stelle: Spotlight e Birdman. E poi c'è Gravity, che l'anno prima ancora – anche se non ha vinto il riconoscimento per miglior film – si è aggiudicato il più alto numero di statuette.
Secondo gli auruspici anglosassoni quest'anno a meritarsi la palma d'oro degli àuguri è La La Land, il musical ambientato a Los Angeles con protagonisti Ryan Gosling ed Emma Stone, diretti da Damien Chazelle, dopo l'ottimo e apprezzato Whiplash.
Descritto dal direttore della Mostra del Cinema di Venezia, Alberto Barbera, come un film stupendo, un classico musical e un intrigante tributo al cinema di americano da una prospettiva contemporanea, le chanches di vittoria di La La Land sembrano avere avuto una clamorosa impennata per i bookmakers.
Ma il direttore mette saggiamente le mani avanti quando si parla delle profetiche capacità della Mostra del Cinema di Venezia di conferire la statuetta ai film presentati in premiere al Lido. Sono stato fortunato per gli scorsi tra anni ha commentato Barbera. Non avrei mai potuto immaginare, quando ho visto per la prima volta Gravity o Birdman, che avrebbero vinto tutti quegli Oscar. Ma ammette di essersi sforzato molto negli ultimi anni i maggiori protagonisti di Hollywood.
Fonte: TheGuardian
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