Non c'è Natale in Italia senza cine-panettoni, film che ormai sono entrati a far parte della nostra tradizione quasi come l'albero e gli addobbi. E se ancora, anno dopo anno, nei cinema riscuotono un buon sueccesso è perché, per molti, questi film rappresentano un apputamento a cui non si può rinunciare, una sorta di rito pagano che sotto le feste natalizie va ripetuto. Da qualche anno la coppia storica dei cine-panettoni all'italiana è scoppiata: Massimo Boldi e Christian De Sica si sono separati, da un punto di vista artistico, raddoppiando così i film comici (o presunti tali) nelle feste di fine anno. Per quanto riguarda il comico lombardo, in questo 2017 Massimo Boldi è arrivato al cinema con Natale da Chef. Titolo a parte, di natalizio il film non ha nulla e se fosse uscito in qualsiaso altro momento dell'anno non sarebbe certo apparso fuori luogo. Oltre che avere poco di natalizio, la pellicola, che è diretta da Neri Parenti, ha poco anche di innovativo e appare molto simile a tante altre opere dello stesso genere, d'altronde, mettendosi nei panni del regista fiorentino, si comprende che dopo anni e anni di cine-panettoni è anche difficile inventare e creare di nuovo.
Natale da Chef: la trama e il cast
In Natale da Chef il ruolo del protagonista è, ovviamente, di Massimo Boldi, nella pellicola poi compaiono una serie di suoi fedelissimi, attori e comici che ogni dodici mesi rivediamo nelle sale cinematografiche intenti a cercar di far divertire il pubblico: Enzo Salvi, Paolo Conticini, Biagio Izzo ma anche Dario Bandiera e "l'ex moglie di Fantozzi" Milena Vukotic. Massimo Boldi interpreta il ruolo di Gualtiero Saporito, un cuoco dallo scarsissimo talento che si ritrova ingaggiato da un'importante ditta di catering che dovrà preparare una cena per gli uomini e le donne più potenti del mondo: i rappresentati del G7. La totale inettitudine dello chef per il ruolo che gli è stato affidato dovrebbe, secondo le intenzioni di Neri Parenti, dare vita ad una serie di vicessitudini comiche e divertenti.
Natale da Chef: battute già sentite negli altri cine-panettoni
In realtà Natale da Chef non fa ridere: il problema non è la storia in sé (anche se non è certo qualcosa di innovativo) ma è il fatto che il film è solamente una ripetizione delle solite battute che da ormai trent'anni vengono ripetute nei cine-pattoni. Se questi momenti comici potevano far ridere nei primi film natalizi, ora fanno annoiare: i soliti luoghi comuni, i soliti doppi sensi, le solite ragazze molto belle ma anche molto imbranate e incapaci di fare qualunque cosa. Massimo Boldi e la sua (poco) allegra compagnia ancora una volta cercano di far ridere e divertire con i personaggi che devono andare disperatamente in bagno, con i peti e con gli attacchi di vomito dovuti ai piatti, orribili, preparati dall'inadeguato chef Gualtiero Saporito. Tutto già visto, fino allo sfinamento, in tanti anni di film di Massimo Boldi e di Christian De Sica.
Natale da Chef: un film che non fa ridere
In sintesi, Natale da Chef è un film che non consigliamo affatto da vedere prima di tutto perché non fa ridere: e se una commedia non fa ridere questo vuol dire che regista e attori hanno fallito in pieno la propria missione, sbagliato completamente il proprio progetto. Se in passato vi è già capitato di vedere altri cine-panettoni allora sappiate che, in pratica, avete già visto tutte, o quasi, le situazioni comiche di questo film. Si salva solo il finale, un po' scontato, ma che ha il coraggio di mettere alla berlina gli uomini e le donne più potenti del mondo (o almeno le loro rappresentazioni cinematoagrafiche) grazie ai pessimi piatti cucinati dal personaggio interprato da Massimo Boldi. In conclusione, andate a vedere a Natale da Chef solo se durante le feste natalizie non riuscite a fare a meno dei cine-panettoni.
Voto: 4
Frase:
“Voglio il più grande chef del mondo. Sarà il mio chef per il prossimo vertice del G7”
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