Dietro le finzioni del cinema si nascondono dei drammi autentici, ed è questo il caso di Nazif Mujic, un attore rom che è stato costretto a disfarsi del suo premio per poter sfamare i propri figli.
Nazif Mujic aveva impressionato la giuria del Festival del Cinema di Berlino grazie al film Un episodio della vita di un raccoglitore di ferro. La giuria gli aveva assegnato un premio prestigioso l'Orso d'argento al Festival di Berlino nel 2013, ma l'attore è stato costretto a venderlo. Lo ha messo in vendita su internet e poi, con i 4.000 euro ottenuti, ha potuto lasciare la Bosnia insieme alla moglie e ai figli e si è trasferito in Germania, come richiedente asilo.
Anche il celebre regista Emir Kusturica aveva fatto un'offerta per il premio, in modo da poter aiutare Nazif Mujic, ma è arrivata quando ormai Nazif l'aveva già venduta.
La storia di Nazif Mujic
Nazif Mujic proviene dalla Bosnia e si trova in una condizione di povertà estrema. Il cinema, nonostante il premio prestigioso, ha dimenticato Nazif Mujic dopo il film che lo ha reso famoso per così poco tempo. E ora, il triste epilogo della vicenda è che Mujic si è sentito dimenticato da tutti, anche da chi all'inizio lo aveva esaltato.
Ho dovuto vendere la statuetta perché i miei figli non avevano da mangiare.
L'attore bosniaco ha espresso con amarezza il suo pensiero:
Tutti volevano farsi fotografare con me e la statuetta dell'Orso, ma quando ho avuto bisogno d'aiuto non si è fatto vedere nessuno.
La storia di Nazif Mujic è per certi versi simile a quella del personaggio che interpretava nel film Un episodio della vita di un raccoglitore di ferro. Anche il suo personaggio viveva in condizioni di estrema povertà e, nel suo caso, non aveva i soldi per far curare la moglie Senada Alimanovic da una grave setticemia.
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