Saranno davvero molte le ore di lavoro che un regista è costretto a trascorrere sul set di un film, tanto che potrebbe tranquillamente definirlo come una seconda casa. Ci si affeziona, in qualche modo.
Però la decisione del famoso regista Peter Jackson ha del particolare, la si potrebbe dire quantomeno eclettica. Ricostruire nei minimi dettagli la casa di Bilbo in Lo Hobbit, infatti, nella propria cantina non è certo una comune opera di ristrutturazione che si possa fare tutti i giorni.
A rivelare questra strana decisione di Peter Jackson è il set designer, Bino Smith, della pellicola, che racconta: «la sua attenzione per ogni dettaglio è tale che abbiamo ricostruito perfettamente ogni frammento della cas di Bilbo nello stesso identico modo in cui la vediamo nei film, ma perfettamente abitabile».
«Bag End si trova sottoterra. Per arrivarci bisogna passare da alcuni tunnel» ha continuato il set designer. «Entri in casa, poi ci si dirige nella zona dove si trova il vino e si preme una bottiglia. Che fa aprire una porta che a sua volta conduce in un lungo corridoio di circa 35 metri, ri-costruito interamente. Si scende ancora, si trova uno scheletro e alcuni corpi, si entra in una camera di tortura, si sposta un libro sullo scaffale e si è dentro Bag End».
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