Le prime cose che vengono in mente quando si pensa al Point Break di Ericson Core sono i paesaggi mozzafiato e le spettacolari evoluzioni nei più diversi sport estremi, né la trama né i profili dei protagonisti riescono ad attirare l'attenzione che il regista avrebbe voluto. Un aspetto questo non certo positivo per una pellicola che dovrebbe regalare emozioni forti e far salire l'adrenalina in chi la vede. Il Point Break di Ericson Core non riesce a reggere il confronto con il film originale del 1991 diretto da Kathryn Bigelow. Certo il film originale ha potuto contare su una coppia di protagonisti del calibro di Patrick Swayze e Keanu Reeves, due attori in grado di prendersi la scena e di non rimanere sovrastati dagli effetti speciali o della varie evoluzioni sportive. Lo stesso non riesce e Edgar Ramirez e a Luke Bracey che, scena dopo scena, sembrano diventare sempre più piccoli di fronte alla grandezza di tutto ciò che li circonda. È così che Point Break è un film che sembra andare in caduta libera con il passare dei minuti: parte forte, fortissimo, creando aspettative altissime nello spettatore che lo guarda, ma man mano che le immagini scorrono diventa sempre più fiacco, prevedibile e anche un po' banale.
Point Break: l'esaltazione degli sport estremi
Come detto in precedenza, tra gli aspetti positivi che più colpiscono di Point Break ci sono sicuramente le spettacolari acrobazie che i vari protagonisti compiono a bordo di moto, sugli snowboard o con le tute alari. Il film di Ericson Core, così come quello precedente di Kathryn Bigelow, è un'esaltazione degli sport estremi e della abilità dei suoi praticanti. Rispetto alla propria collega nel 1991, Ericson Core girando il suo film ventiquattro anni dopo ha potuto contare su effetti speciali e particolari tecniche di riprese che hanno permesso la realizzazione di scene ancora più spettacolari, ancora più estreme. Se questa pellicola fosse giudicata solo per questo aspetto, come una sorta di documentario su particolari pratiche sportive, allora in giudizio finale sarebbe certamente positivo.
Point Break: attori e trama non all'altezza del film originale
Ma il remake di un film che ha fatto la storia del cinema non può essere considerato come una sorta di lungometraggio dei tanti video realizzati con le GoPro da atleti di ogni tipo e di ogni sport, sarebbe irrispettoso nei confronti di Kathryn Bigelow, di tutti coloro che hanno lavorato al suo film ma anche nei confronti di Ericson Core e del suo staff. Allo stesso modo gli splendidi scenari naturali che caratterizzano diverse sequenze non bastano a far ottenere la sufficienza in pagella a questo Point Break. Uno dei punti più deboli di questo film sono certamente i protagonisti: degli eco-guerriglieri poco convincenti che, il più delle volte, sembrano agire con il solo scopo di dare spettacolo più che per inseguire i propri ideali, come se fossero degli acrobati che si esibiscono dal vivo in un circo più che dei personaggi di una pellicola d'azione come lo è Point Break. Come già detto in precedenza, inoltre, Edgar Ramirez e Luke Bracey in quest'opera non riescono a reggere il confronto con chi li ha preceduti nei ruoli di Bodhi e Johnny Utah (Patrick Swayze e Keanu Reeves).
Point Break: il film di Ericson Core delude
Ericson Core ha provato a rilanciare un film che è entrato nella storia del cinema, a sua disposizione aveva certamente il tempo e le innovazioni tecniche che sono entrate a far parte del mondo del cinema. Il regista americano non è però riuscito a sfruttare al meglio l'occasione avuta, realizzando un prodotto tutt'altro che indimenticabile, un film che vi consigliamo di vedere solamente se siete appassionati di sport estremi e vi entusiasmate con le acrobazie negli sport invernali, in quelli acquatici, con i motori e tutti gli altri. Se invece siete alla ricerca di un film d'azione che vi regali emozioni questo Point Break non fa per voi.
Voto: 5
Frase:
“L'unica legge che conta è quella di gravità”
Fonte foto di copertina: https://www.youtube.com/watch?v=EtsEjI4EEm4
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