Date all'Asia quel che è dell'Asia. Se Ang Lee avesse ottenuto la regia del live-action di casa Disney, nuova narrazione del lunometraggio animato di Mulan del 1998 – basato sulla leggeda cinese di Hua Mulan, la figlia di un guerriero che si traveste da uomo per poter andare in guerra – avrebbe probabilmente girato le epiche scene di battaglia sulle montagne Himalayane con la sua nuova risoluzlone in 4K resolution, 3D a 120 frame al secondo, come appena mostrato nel recentissimo Billy Lynn’s Long Halftime Walk.
Ma la regia del live action di Mulan, però, non l'ha ottenuta. Perché sono ancora impegnato nella promozione [di Billy Lynn, ndr], rivela il regista premio Oscar al sito The Hollywood Reporter.
La Disney quindi si sta muovendo per trovare un regista, idealmente asiatico. Così come cinesi dovrebbero essere la protagonista principale del film e il suo interesse sentimentale. Alcune fonti interne allo studio rivelano che alla Major è piaciuto tanto il lavoro per Jurassic World di Rick Jaffa e Amanda Silver così tranto che la release progetto è stata accelerata per il 2 novembre del 2018.
Certamente sarebbe bello vedere un asiatico farlo ha ammesso il taiwanese Lee, nonostante vada bene chiunque sappia fare il miglior lavoro. Io sto girando un film americano. Vedremo chi saprà fare meglio, visto che anche la Sony è al lavoro per un live action di Mulan, con Alex Graves, il regista del Trono di Spade, e un cast che, secono le prime previsioni, è prevalentemente asiatico.
A quanto pare a Hollywood si temono altre critiche sullo "sbiancamento" degli attori dagli occhi a mandorla. Poche settimane fa le critiche sono arrivate per la scelta di Tilda Swinton nei panni dell'Antico nell'ultimo prodotto Marvel, Doctor Strange. Tra poco, inoltre, arriverà nelle sale anche il live action di Ghost in the Shell, con Scarlett Johansson. Sarà il Giappone a insorgere?
Fonte: THR.com
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