Insieme all'islandese Dagur Kari, gli altri due cineasti europei cui il Bergamo Film Meeting (11-19 marzo 2017) rende omaggio nella sezione "Europe, Now!" sono la francese Dominique Cabrera e il greco Thanos Anastopoulos.
La vita e l'opera di Dominique Cabrera sono caratterizzate dal forte legame con l'Algeria. La regista è infatti nata a Relizane in Algeria (nel 1957) in una famiglia di pied-noir, termine con il quale venivano appellati i francesi algerini rimpatriati dopo l'indipendenza del paese nordafricano dai colonizzatori d'oltralpe. Autrice di film di finzione e di documentari, attrice, produttrice (co-fondatrice della casa di produzione l'Ergonaute per produrre opere d'impegno sindacale e politico), scrittrice, docente, Cabrera - dopo numerosi cortometraggi, mediometraggi e documentari realizzati fra il 1981 e il 1994 - ha esordito nel lungometraggio nel 1997 con L'autre coté de la mer, non a caso ambientato nel dopo indipendenza algerino con Claude Brasseur (era il padre di Sophie Marceau ne Il tempo delle mele) nel ruolo di un pied-noir diviso tra le due patrie. Il suo è un cinema frequentato da grandi interpreti francesi. Ariane Ascaride (attrice simbolo dei film di Robert Guediguian) è una donna con figlio neonato alla ricerca del marito nel secondo lungometraggio di Cabrera Nadia e gli ippopotami (1999), ambientato durante gli scioperi delle ferrovie francesi del 1995. Valeria Bruni Tedeschi, Olivier Gourmet e ancora Claude Brasseur sono nel cast di Le lait de la tendresse humaine (2001), ritratto di una donna in fuga dalla famiglia. Jean-Pierre Léaud e Miou-Miou, icone di un cinema d'autore forte e mai medio, recitano nel dramma collocato durante la seconda mondiale Folle embellie (2004). Bisogna poi attendere oltre dieci anni per il nuovo lungometraggio di Dominique Cabrera, Corniche Kennedy (2016). Tratto dal romanzo di Maylis de Kerangal (autrice del noto Riparare i viventi) e interpretato da Lola Creton e Aissa Maiga, narra le avventure, che virano verso situazioni pericolose, di un gruppo di ragazzi nel corso di un'estate vicino a Marsiglia. Bergamo Film Meeting lo propone in anteprima italiana.
Nato ad Atene nel 1965, Thanos Anastopoulos, produttore e regista, porta nei suoi lavori l'attualità e le diseguaglianze sociali a partire dalla storia recente del suo paese. E' un vero e proprio affresco corale la sua opera prima Atlas. All the Weight of the World (2004), cui seguono Correction (2007), (ri)scoperta di Atene da parte di un ex detenuto che non riconosce la città ora popolata di un'umanità ai margini, e The Daughter (2012), ambientato nel pieno della crisi economica greca. Con L'ultima spiaggia (2016), Anastopoulos ha firmato insieme a Davide Del Degan un documentario girato a Trieste dove ancora oggi esiste un bagno comunale che separa l'entrata in base al sesso, con un muro che divide donne e uomini. Non sembra possibile, eppure lo è.
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