Slam di Nick Hornby è un romanzo del 2007 che oggi arriva al cinema col titolo di Slam - Tutto per una ragazza. Il film di Andrea Molaioli con Jasmine Trinca, Ludovico Tersigni e Barbara Ramella arriverà nelle sale italiane non prima del 23 marzo.
In questi giorni ha avuto il suo debutto al Torino Film Festival dove il regista ha spiegato:
"Avevo voglia di raccontare già da un po’ l’adolescenza, amo Hornby e il suo romanzo, che non è recentissimo, mi era scappato. Dentro il racconto ho visto la possibilità di descrivere in senso non retorico i ragazzi, e poi mi piaceva il fatto che il mondo adulto viaggiasse parallelamente al mondo giovanile. Tutti i problemi vengono affrontai con lo stesso grado di dignità dai figli e dai genitori.
E poi c’era la possibilità di provare a smarcarsi dallo stereotipo dell’adolescente che o è nullafacente e apatico, oppure iperdinamico, arrivista e intento a costruire un futuro grandioso. I ragazzi del mio film affrontano le cose giorno per giorno, il tutto in una forma di narrazione, che è quella commedia, che ci piaceva molto. Abbiamo cercato di 'ricostruire' l’ironia britannica, quello humour che non la butta mai in burletta, ma che, come la vita, rende divertenti certe situazioni drammatiche".
Francesca Cima nel capoluogo piemontese ha parlato degli skater e della loro filosofia di vita: "Ci siamo interrogati a lungo se tenere l’universo degli skater o invece fare una trasposizione utilizzando uno sport più conosciuto. Lo skateboard per un ragazzo di oggi rappresenta la possibilità di ospitare spazi urbani, di andare ovunque, di non frequentare un corso, di fare una cosa autogestita, di prescindere in qualche modo dagli adulti.
Gli skater hanno un senso della comunità fortissimo. Quando uno skater fa una prodezza, gli altri applaudono. Ecco, questo mondo ci interessava. Al nord ci sono più skaters. A Roma sono relegati in un paio di skate park periferici. In quello in cui abbiamo girato, c’era l’erba altissima e insieme ai ragazzi l’abbiamo rimesso a posto, pensando anche ai nuovi skater che un giorno arriveranno".
Ludovico Tersigni (Samuele) ha dovuto imparare tutti i segreti dello sport: "E’ stato fichissimo calarsi nella cultura degli skater. Lo skateboard è uno sport devastante. Si rischia davvero di farsi male. Mi ha fatto davvero piacere conoscere alcuni skater, vederli fare cose incredibili, sembra che per loro le leggi della fisica non esistano. Nella cultura degli skater la perseveranza è la cosa più importante di tutte".
Jasmine Trinca, invece, interpreta la giovane mamma di Samuele, un personaggio leggero, godibile e dal cuore grande: "Per qualche strano motivo ci sono fraintendimenti nei miei confronti. La gente pensa che io sia una persona molto seria, quindi mi affidano sempre ruoli di un certo tipo. E invece il mio lato Fracchia è sempre molto vivo. E’ bello fare qualcosa di diverso. L’idea di rendere questa madre così umana e comprensiva mi appassionava".
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