Quando è stato annunciato il progetto di uno spin-off di Star Wars dedicato al personaggio di Han Solo alcuni fan della saga non hanno nascosto il loro scetticismo. Quando è arrivata la notizia che Harrison Ford, l’unico interprete del più furbo contrabbandiere della storia, sarebbe stato sostituito da un attore più giovane per esigenze di copione, la fiducia del pubblico è stata messa ulteriormente alla prova. Ma oggi, dopo alcuni mesi di trailer, foto e curiosità dietro le quinte del film in arrivo nelle sale italiane dal 23 Maggio 2018, molti non vedono l’ora di vedere Solo: A Star Wars Story, diretto da Ron Howard e interpretato da Alden Ehrenreich, Emilia Clarke, Thandie Newton, Woody Harrelson, Paul Bettany e Jon Favreau. Solo: A Star Wars Story è ambientato molti anni prima dell’incontro di Han Solo con Luke Skywalker e Obi-Wan Kenobi nella rumorosa e affollata Cantina di Los Eisley, sul pianeta Tatooine. Insieme al fedele amico Chewbecca e al mentore Beckett, un criminale incallito, Solo frequenta alcuni dei locali più malfamati della galassia, costruendo piano piano la sua fortuna. In attesa di vedere questo nuovo film al cinema, analizziamo insieme cinque buoni motivi per cui Solo: A Star Wars Story potrebbe rivelarsi una scommessa vincente.
Solo: A Star Wars Story scritto da Lawrence Kasdan
Per chi non ha familiarità con Lawrence Kasdan, basta dare un’occhiata al suo curriculum. Kasdan ha co-sceneggiato L’Impero colpisce ancora con George Lucas e Leigh Brackett, e ha collaborato alla sceneggiatura de Il Ritorno dello Jedi. Inoltre, decenni dopo, ha lavorato con J.J. Abrams per Star Wars: Il Risveglio della Forza. Ma la sua opera si estende oltre l'universo di Star Wars. Infatti egli ha scritto anche Indiana Jones: I Predatori dell’Arca Perduta, Il Grande Freddo e Silverado. È un eccellente autore di dialoghi interessanti e credibili e ha un talento per dar vita a personaggi divertenti e memorabili. Quindi il fatto che Kasdan abbia scritto la sceneggiatura di Solo: A Star Wars Story dovrebbe rassicurare un po’ tutti riguardo a questo ultimo progetto.
Solo: A Star Wars Story: una varietà di genere
Parlando con Entertainment Weekly, Kasdan ha descritto Solo: A Star Wars Story come un film in parte noir e in parte western. Si prevede pertanto una grande mescolanza di generi, ma quando si pensa che sia soprattutto un film di fantascienza le cose si fanno interessanti. Tobias Beckett, il criminale interpretato da Woody Harreslon, è una sorta di mentore di Han Solo. Non sappiamo ancora quale sia il grande colpo che ha in mente di realizzare, ma sappiamo che coinvolge il grande treno spaziale che abbiamo visto nel trailer, chiamato Conveyex. Una rapina su un treno spaziale suona decisamente come un film western sci-fi. La parte noir ruota invece intorno al personaggio di Emilia Clarke, Qi'ra. Come femme fatale di Solo, l’attrice ha detto: "Se hai una donna davvero affascinante in un ambiente davvero sordido, sai che il glamour nasconde alcune strade accidentate."
Giochiamo a sabacc in Solo: A Star Wars Story
Una cosa che tutti sospettano di Solo è che finalmente vedremo il giovane contrabbandiere vincere il Millennium Falcon dal giovane Lando Calrissian (Donald Glover). Questa è una prospettiva eccitante in parte perché vedere come funziona il gioco d'azzardo sabacc è una curiosità per gli appassionati della saga. Si tratta della versione del poker di Star Wars. Se ne parla brevemente ne Il Ritorno dello Jedi, anche se qualcuno lo ha scoperto nel libro L’Erede dell’Impero di Timothy Zahn. Una ulteriore curiosità è che il film si svolge almeno in parte sul pianeta palude di Mimban, un luogo presente nel primissimo romanzo europeo, Splinter of the Mind's Eye del 1978 di Allan Dean Foster (in cui i cristalli Kybur fecero il loro debutto, sebbene all'epoca si chiamassero Kaiburr.)
Il "bromance" tra Han Solo e Chewbacca in Solo: A Star Wars Story
"Per me, questa è una storia d'amore tra Han e Chewie" ha detto Kasdan a EW. "La loro relazione è sempre stata la mia parte preferita della saga, e il fatto che solo Han capisca cosa dice Chewie, la trovo una possibilità molto divertente per una commedia”. Quindi Solo: A Star Wars Story sarà molto focalizzato su questo rapporto di amicizia particolare, presente fin dai primi film della saga originale.
Solo: A Star Wars Story: il tipo di film giusto per Ron Howard
Ron Howard ha fatto film capolavoro come Apollo 13, A Beautiful Mind, Rush. La sua carriera ha avuto alti e bassi, come Il Codice Da Vinci, ma Solo: A Star Wars Story potrebbe essere una bella sfida per il regista. Phil Lord e Chris Miller sono stati sostituiti tardi da Howard nel corso della lavorazione del film, poichè la coppia pensava di fare una commedia, mentre la Disney voleva che il film avesse solo un tocco comico. Tuttavia Rogue One e Star Wars: Gli Ultimi Jedi sono abbastanza dark, quindi dobbiamo aspettare per vedere cosa si è inventato Howard questa volta.
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