Le carte che sfilano sul tavolo verde, una pallina che gira tra le caselle rosse e nere: quante scene di questo genere abbiamo potuto ammirare sul piccolo e grande schermo? Il mondo del gaming è da sempre uno degli argomenti più gettonati per gli sceneggiatori, che spesso arricchiscono le loro trame con scene ambientate nei casino. A volte l’argomento è trattato in maniera più comica, come accade nelle sit-com o nelle commedie, mentre in alcune pellicole viene enfatizzata l’adrenalina legata a questo mondo.
Nel 2006 è niente meno che James Bond, interpretato da Daniel Craig, a doversi cimentare al tavolo da gioco. Nel film “Casino Royale”, l’agente al servizio di Sua Maestà deve sventare un attentato, ordinato dal malvagio banchiere Le Chiffre. Quando Bond porta a termine la sua missione, Le Chiffre si trova nei guai e rischia di essere ucciso dai suoi clienti: per rifarsi dei soldi persi organizza una partita di poker Texas Hold’em con l’obiettivo di riguadagnare il denaro e salvarsi cosi la vita. L’unico uomo considerato all’altezza di Le Chiffre al tavolo verde è proprio l’agente 007, che dopo una prima fase negativa, riesce ad avere la meglio sul banchiere grazie a un’incredibile Scala Reale.
Film tutto incentrato sul poker è invece “Rounders”, nel nostro Paese conosciuto anche come “Il giocatore”, in cui il giovane Matt Damon è un brillante studente di giurisprudenza con una straordinaria attitudine per le carte. Quando il protagonista decide di smettere di giocare, nella sua vita ricompare un vecchio amico con la passione per i guai, soprannominato “Verme” e interpretato da Edward Norton, che gli crea non pochi problemi e lo costringe a risedersi al tavolo per pagare dei debiti. L’avversario però è di quelli davvero scomodi: infatti Damon dovrà vedersela con il pericoloso strozzino Teddy KGB, che già in passato l’aveva ripulito. Da notare che nel film compare per un cameo anche un vero giocatore di poker, ovvero il Campione del Mondo Johnny Chan.
Anche l’Italia può vantare una discreta filmografia sull’argomento e uno dei registi più famosi del Belpaese ha dedicato ben due lavori a questo genere. Nel 1986 Pupi Avati ha girato “Il regalo di Natale”, interpretato da Diego Abatantuono. La pellicola racconta la storia dell’imprenditore milanese Franco Mattioli, abile giocatore di poker, che viene invitato da alcuni amici a una partita di poker. Lì dovrà fare i conti con il suo passato e l’astio nei confronti di Ugo, l’uomo che gli ha rubato la moglie. Franco, destabilizzato dalla situazione e tratto in inganno proprio dai suoi amici, perde tutti i suoi soldi nella mano finale. Nel 2004, lo stesso Avati ripropone un sequel dal titolo “La rivincita di Natale” in cui lo stesso Abatantuono torna a vestire i panni di Franco Mattioli. L’imprenditore si è rimesso in piedi ed è proprietario di gran parte dei cinema della Lombardia. Durante una festa incontra un medico che dice di conoscere la storia della partita giocata 18 anni prima, grazie al racconto di uno dei presenti. Franco rientra in contatto con i vecchi amici e organizza una nuova partita, in cui saranno ancora i sentimenti e l’stinto a decidere l’esito finale della sfida.
Sul piccolo schermo sono invece tantissime le serie tv americane che coinvolgono il poker in qualche puntata. Nell’episodio “Tutto per tutto” (titolo originale All in) del celebre medical drama “Dottor House – Medical Division”, lo Sherlock Holmes della medicina si cimenta in una partita di poker per beneficenza, ma nel corso della storia è costretto ad alzarsi dal tavolo per seguire un caso. Le sue abilità deduttive però gli permettono comunque di giocare a distanza, con l’obiettivo di tenere occupato il suo capo, grazie a quelli che vengono comunemente definiti tell, ovvero i segni involontari che i giocatori fanno al tavolo e che rivelano se si hanno buone o cattive carte. Anche nel telefilm “How I Met Your Mother”, i protagonisti si riuniscono al tavolo da poker, cosi come il popolare gioco compare spesso nella sitcom “Due uomini e mezzo”.
I casino sono spesso un luogo cult per i registi di Hollywood e il film simbolo è proprio la pellicola “Casino” , nella quale un mostro sacro del cinema come Robert de Niro interpreta Sam “Asso” Rothstein, un esperto di scommesse che grazie alla sua abilità viene messo a capo di un casino. Ben presto però il protagonista si ritroverà coinvolto in storie di malaffare e dovrà usare tutta la sua esperienza per tirarsi fuori dai guai. Il film, realizzato nel 1995, è in pieno stile Scorsese e tratta l’argomento degli italo-americani quasi sempre invischiati in affari poco rispettabili. Chissà quale trama inventerebbe il regista newyorkese se dovesse girare un sequel ambientato ai giorni nostri, visto che ormai i casino stanno cedendo il passo alle sale da gioco online.
Altri due famosissimi attori che si sono cimentati nei giochi da casino sono Tom Cruise e Dustin Hoffman, nel film vincitore di quattro premi Oscar “Rain Man”, noto anche come “L’uomo della pioggia”. Nel film Cruise, alias Charlie, è un giovane imprenditore rampante che alla morte del padre scopre di avere un fratello autistico di nome Raymond, nominato unico erede dal genitore scomparso. Charlie decide allora di portar via il fratello dalla clinica in cui è ricoverato, nella speranza di poter ricevere parte del patrimonio, ma pian piano scopre le incredibili capacità matematiche del fratello, che decide di sfruttare al tavolo da Blackjack in uno dei casino di Las Vegas.
Chiudiamo con un sorriso ricordando che questa scena è riproposta, in chiave comica, in uno dei film più conosciuti degli ultimi anni, ovvero “Una Notte da Leoni”, nel quale quattro amici decidono di festeggiare l’addio al celibato di uno di loro proprio a Las Vegas. Dopo una serie di mirabolanti accadimenti, due dei protagonisti, Alan e Phil, sono costretti a sedersi al tavolo da Blackjack per recuperare i soldi che servono per pagare il riscatto del loro amico Doug, rapito in precedenza dall’esilarante gangster Mr. Chow. La scena in cui si trovano sulla scala mobile che li porterà ai tavoli è un chiaro omaggio alla sequenza di “Rain Man” in cui Cruise e Hoffman si trovano nella stessa situazione.
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