Il tuo posto nel mondo, a volte, non è proprio quello che ti eri immaginato. A volte anche un piccolo e apparentemente insignificante paese sperduto nelle Dolomiti lucane può riservare sorprese inaspettate... Già perché a Pietramezzana (nome inventato) c'è il sindaco Domenico (uno straordinario Silvio Orlando) che non riesce a rassegnarsi all'idea che il suo paese sparisca nel nulla. I giovani se ne stanno andando e i pochi abitanti rimasti, dopo la chiusura della miniera, vivono con una cassa integrazione che minaccia di trasformarsi in disoccupazione permanente.
Cosa fare allora? Domenico non è certo uno che si abbatte: il sindaco scopre che basterebbe aprire una fabbrica e la gente tornerebbe a lavorare. Affinché il progetto vada a buon fine, però, il paese dev'essere dotato di un medico. Il caso vuole che da quelle parti arrivi Gianluca Terragni (Fabio Volo), rampante chirurgo plastico milanese. Gianluca resterà solo un mese a Pietramezzana ma per Domenico è un tempo più che sufficiente per convincerlo a restare e firmare un contratto di cinque anni.
Come? Semplicemente trasformando Pietramezzana nel paese dei sogni di Gianluca, con l'aiuto di tutti i 120 abitanti del paese, specialmente degli amici fidati Michele (Nando Paone) e Nicola (Carlo Buccirosso). Con "Un paese quasi perfetto il regista e sceneggiatore Massimo Gaudioso confeziona una commedia deliziosa, che porta sul grande schermo la genuina semplicità delle atmosfere paesane, con gli abitanti che si conoscono tutti, quasi fossero fratelli.
La sceneggiatura pecca di qualche buco, spiegazioni non date, momenti che avrebbero dovuto essere approfonditi. Ma in generale il film scorre con piacere: buona parte del merito è di Silvio Orlando, che riesce perfettamente a mostrarci la bontà, l'entusiasmo e l'incoscienza del suo personaggio. Ma gli attori funzionano tutti: da Paone a Buccirosso attraversando tutti i volti credibilissimi del paese. I personaggi sono talmente in sintonia che non è facile distinguere gli attori dai veri abitanti della zona, prestati al film.
Stralunato Fabio Volo nei panni del dottor Terragni, e funziona bene: si capisce che arriva da un altro mondo, la grande città, i soldi, le partite di cricket, la musica jazz e una fidanzata superficiale e cocainomane. Una vita che però, in fondo, non gli appartiene. E non ci metterà molto a capirlo, aiutato anche dal fascino dell'introversa Anna (Miriam Leone), barista del paese. Un paese quasi perfetto, che uscirà al cinema il 24 marzo, è ispirato ad un film canadese del 2003, La grande seduzionedi Jean-François Pouliot.
Un paese quasi perfetto accarezza con leggerezza e ironia il tema delicato della disoccupazione, lasciando emergere soprattutto i valori di dignità, umanità e fratellanza che sembrano quasi appartenere ad un altro mondo.
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