Luca Zingaretti è un attore italiano, conosciutissimo sia sul grande che sul piccolo schermo. In particolare è diventato un volto molto noto della TV, grazie alla sua interpretazione di Salvo Montalbano nella serie tv Il Commissario Montalbano, adattamento dei romanzi di Andrea Camilleri. Scopriamo insieme qualche curiosità sull'attore, marito di Luisa Ranieri.
Chi è Luca Zingaretti?
Luca Zingaretti è nato a Roma nel 1961. Anche se non è una bellezza istrionica, certamente l’attore ha conquistato il cuore di moltissime spettatrici. Inoltre, non è nemmeno una cima di altezza: l’attore misura, infatti, solo 1.65 cm di bravura e charme.
Ha debuttato al cinema in Gli occhiali d’oro del 1987. Da allora, ha preso parte a tantissime pellicole e, di recente, lo ricordiamo sul grande schermo per la sua partecipazione a Perez, Le vacanze del piccolo Nicolas, Tempo instabile con probabili schiarite, Il vegetale e La terra dell’abbastanza.
Luca Zingaretti, qualche curiosità sull'attore
Quando era molto giovane, l’attore ha militato nel Partito di Unità Proletaria per il Comunismo a Roma e ha trascorso diversi anni della sua infanzia ed adolescenza nel quartiere della Magliana che, come lui stesso ha riferito al Corriere, è “Un quartiere dove dovevi imparare a muoverti: se rispondevi male alla persona sbagliata, ti gonfiavano di botte”.
Da ragazzo non avrebbe mai immaginato di diventare un attore: infatti, lo è diventato inaspettatamente, quando ha accompagnato un amico a fare un provino. Luca è fratello di Nicola Zingaretti, politico italiano e Presidente della Regione Lazio.
Inoltre, l’attore ha sempre con sé un taccuino per annotare appunti. Il ruolo che più gli è rimasto nel cuore è quello di Paolo Borsellino.
Luca Zingaretti, la moglie è Luisa Ranieri
Luca Zingaretti è sposato con Luisa Ranieri. I due si sono conosciuti e piaciuti sul set del film Cefalonia. Nel 2005 hanno iniziato a frequentarsi e a essere una coppia.
I due hanno avuto due figlie: Emma e Bianca. Come ha rivelato lo stesso Zingaretti durante un'intervista al Corriere, diventare papà a 50 anni è stato "come rivivere lo stupore dell’infanzia. Ed è come se prendendomi cura di Emma e Bianca sanassi le mie ferite di bimbo. I bambini hanno paure inspiegabili. Io mi svegliavo dal pisolino sempre in angoscia e capisco i loro risvegli difficili: prendermene cura è come guarire il me che ero".
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