Il film dedicato a una delle più grandi eroine del ‘900 non poteva non essere diretto da una regista donna, Patty Jenkins, che, con una forza simile a quella della sua guerriera amazzone, è riuscita a farsi un nome in un mondo, quello cinematografico, in cui sono gli uomini ad avere sempre la meglio. Raccontando storie di donne fuori dal comune, la regista è riuscita a raccontare le mille sfaccettature della donna americana.
Gli esordi di Patty Jenkins
Classe 1971, la 45enne Patty Jenkins è diventata celebre grazie alla sua opera prima, Monster, film che ha riscosso un grande successo. Interpretato da una Charlize Theron completamente trasformata, Monster racconta la storia di una donna che, vittima di gravi ingiustizie, diventa un killer assassino. Il film, realizzato nel 2003, ha spianato la strada dell’allora giovanissima regista, che, così, ha potuto fare carriera nel mondo del cinema e del piccolo schermo. Per quest’ultimo, infatti, Patty ha diretto alcuni episodi delle più importanti serie tv del momento, come The Killing, per la quale ha realizzato due episodi nel 2012.
La regia di Wonder Woman
Grazie a questa lunga gavetta televisiva, Patty Jenkins è stata scelta tra le tante alternative, per dirigere il remake cinematografico di Wonder Woman, diventando così la prima regista donna a capo di un progetto dal valore di 120 milioni di dollari. Una grande occasione ma anche una bella responsabilità, che però non ha ostacolato la brava regista. Patty, grande amante del fumetto e della serie televisiva dedicata alla super eroina, ha sempre avuto l’obiettivo di realizzare un grande film, senza farsi influenzare da alcun elemento o pressione esterna. Solo a fine lavorazione, ha ammesso, ha cominciato a chiedersi se avrebbe potuto fare di meglio e se fosse riuscita a trasmettere la sua passione, e la forza delle donne, nel miglior modo possibile.
Wonder Woman, che sarà sicuramente un grande successo, darà la possibilità alla regista di tornare sul grande schermo.
Fonte foto copertina: facebook.com/WonderWomanIT/
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