C'è una cosa che sta incontrando un immenso apprezzamento e un gradimento globale nel mondo dell'intrattenimento, e questo è rappresentato dal fenomeno delle serie tv. Piacciono a tutti, anziani, adulti e piccini. E questo lo avevano intuito molto bene Nino Frassica e Flavio Insinna quando hanno deciso di dar vita a Dopo Fiction, riprendendo un fortunato format olandese, che ha come scopo principale quello di rendere omaggio agli appuntamenti seriali con fiction del passato e del presente.
Intuizione giusta
L'idea e il concept del programma non fa una piega. Così come è indiscussa la supremazia delle serie tv anche nei confronti del cinema stesso, che negli ultimi tempi vede il passaggio anche di grandissime star internazionali che si impegnano con dei titoli seriali ormai anche molto celebri. E fin qua tutto bene. Gli ingredienti per metter su un bel programma di successo, magari sfruttando il web e i social media, erano tutti a disposizione.
Cosa non piace
Nonostante tutti i buoni presupposti e la bravura dei conduttori però, tra gli addetti ai lavori si è sparsa la voce che il pubblico storce un po' il naso per un paio di pecche, che sicuramente col tempo, possono essere corrette e trasformate in punti di forza. E una di queste, pare che sia legata al fatto che il programma, in onda su Rai 1, pare privilegiare solo le serie televisive della stessa Rai, andando un po' “sbadatamente” a dimenticarsi di quelle di Mediaset. Inoltre, pare non sia piaciuto tantissimo nemmeno l'Actor's Factor, che scimmiotta lo stesso meccanismo del più celebre talent show X Factor. Ma il trio Insinna, Frassica e Guetta sono dei grandi professionisti e soprattutto molto attenti a captare i gusti del proprio pubblico. Siamo certi che in un batter d'occhio sapranno correggere in maniera brillante questi piccoli nei e trasformarli in momenti topici.
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