Questo, è un grande momento per la regista italiana Valentina Pedicini, appena tornata dalla 74esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, durante il quale ha presentato il suo primo film di fiction, Dove cadono le ombre. Documentarista di grande esperienza, infatti, per questa sua ultima fatica, la Pedicini ha voluto abbandonare il genere documentario per cimentarsi nel cinema di finzione, avvalendosi sempre, però, di fatti storici realmente accaduti. Ne è venuto fuori un lavoro dal grande impatto sociale, già acclamato a Venezia. Vediamo di conoscere meglio questa giovane regista pugliese.
I primi passi di Valentina Pedicini
Classe 1978, Valentina Pedicini nasce in Puglia, a Brindisi. Conclusa la scuola, a 18 anni, la giovane studentessa si trasferisce a Roma, dove si laurea in Linguistica italiana. È in questa città che Valentina si avvicina al mondo del cinema, scoprendo in esso un grande mezzo di comunicazione. Per questo motivo, appena laureata, Valentina decide di continuare i suoi studi, questa volta iscrivendosi alla Scuola Internazionale di Documentario Zelig. Comincia così la carriera cinematografica di questa giovane ragazza, che comincia a realizzare diversi cortometraggi.
La carriera
Questi piccoli lavori diventano il suo lasciapassare nel mondo del cinema: i cortometraggi della Pedicini, infatti, vengono selezionati nei migliori festival internazionali, dove Valentina ha la possibilità di entrare in contatto con gli addetti ai lavori. Dal profondo, è il titolo del suo primo documentario: uscito nel 2013 e ambientato nell’unica miniera di carbone in Sardegna, quella di Monte Sinni, questa sua opera prima vince il Premio Doc It – Prospettive Italia Doc per il Migliore Documentario italiano, dando la possibilità alla regista di poter continuare su questa strada.
Ora, Valentina Pedicini torna sul grande schermo dopo tre anni di duro lavoro, tempo necessario per poter realizzare la sua ultima fatica: Dove cadono le ombre, che, dopo essere stato presentato a Venezia, uscirà nelle sale a partire dal 6 settembre.
Fonte foto copertina: facebook.com/valentinapediciniregista/
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