Canadese di nascita, Ryan Gosling potrebbe sembrare un biondino con gli occhi azzurri un po’ insignificante, eppure è uno di quegli interpreti che sul set si trasforma in un dominatore. Dotato della carica istrionica del grande attore, trasforma il suo aspetto piuttosto comune in un’arma, perché tutto ciò che fa riesce sempre a sorprendere.
Affascinante deve esserlo anche nel privato, a conferma del fatto che il suo è talento allo stato puro, visto il successo ottenuto con varie rappresentanti del gentil sesso (Rachel McAdams, Sandra Bullock, ad esempio) prima dell’attuale compagna, Eva Mendes.
Nato nel 1980, ha fatto il suo esordio cinematografico ad appena diciassette anni, con “Il mio amico Franckenstein” (1997), ma ha fatto capire al mondo tutte le sue potenzialità con “The believer” nel 2001, dove interpreta un naziskin ebreo. La consacrazione è arrivata nel 2007, con “Il caso Thomas Crawford”, in cui recita accanto a un mostro della pellicola come Anthony Hopkins. L’anno più importante della carriera, finora, è stato però il 2011, che ha visto l’uscita di ben tre film: la commedia “Crazy, Stupid, Love”, il tiratissimo thriller “Drive” e “Le idi di marzo” con George Clooney. I tre migliori film, scelti per ripercorrere le varie tappe della carriera, potrebbero essere: “The believer”, “Il caso Thomas Crawford” e “Le idi di marzo”.
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