La sparatoria, al cinema, è quasi un genere a sé: nessun film d’azione o western che si rispetti non prevede almeno uno scambio adrenalinico di pallottole, e spesso i migliori registi si sono messi alla prova con autentici e virtuosistici tour de force.
“Il mucchio selvaggio”(1969). Per molti è “la” sparatoria: Sam Peckinpah ha influenzato generazioni e generazioni di cineasti a venire con la modernissima tecnica con cui (nel 1969!) ha messo in scena la violenza nel western.
“Heat - La sfida” del 1995 invece, mette insieme Robert De Niro e Al Pacino e sei a metà dell’opera, soprattutto se lo scontro è davvero senza esclusione di colpi e nessuna arma troppo eccessiva.
In “Scarface”del 1983 basta citare:“Say hello to my little friend”, non serve dire altro, se non una menzione d’onore per la fontana che accoglie Al Pacino martoriato.
Nelle “Le iene” (1992) non si tratta di una sparatoria, ma la tensione della stessa: il “mexican standoff” tarantiniano è tensione pura al 100%, nell’attesa di sapere chi premerà il grilletto per primo.
“Matrix”(1999) infine hanno fatto rimanere a bocca aperta milioni di spettatori.
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