In genere gli attori del Neorealismo che hanno poi continuato la loro carriera, riuscendo ad imporsi nell'ambiente della recitazione, avevano alle spalle già una formazione teatrale o piccole esperienze interpretative.
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Paolo Stoppa recita in teatro a partire dal 1927. Il suo talento gli permise di ottenere da subito ruoli di grande importanza in varie compagnie sul territorio fino al 1951, anno di "Miracolo a Milano", del celebre Vittorio de Sica. Da quel momento Stoppa divenne un grande esponente del Neorealismo italiano. Infatti è presente in "Rocco e i suoi fratelli" (1960), "Viva l'Italia" (1961) e "Il Gattopardo" (1962).
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Massimo Girotti venne notato per il suo aspetto e la sua prestanza fisica, essendo campione di nuoto ed attivo anche nel canottaggio. Eppure deve il suo successo a "Ossessione" (1943) che diede una profonda svolta alla sua carriera. Da quel momento infatti abbandonò i suoi ruoli precedenti, legati ad eroi e storie d'avventura, per legarsi a caratteri tragici ed introspettivi.
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Non si può, in conclusione, non citare la celebre Anna Magnani. La sua verve straordinaria le permise di indossare i panni di personalità dalla grande drammaticità, quali Pina in "Roma città aperta" (1945), che diede il via alla sua straordinaria carriera. Si tratta del volto più rappresentativo del Neorealismo Italiano. Vincitrice di 5 Nastri d'Argento, di un BAFTA e di Un Golden Globe, si tratta della prima interprete italiana a ricevere un Premio Oscar, nonché una delle pochissime personalità italiane a poter vantare una stella nella Walk of Fame.
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