"Acciaio" è una pellicola drammatica italiana distribuita nel 2012, diretta da Stefano Mordini e tratto dal romanzo di Stefania Avallone, vincitore di un premio Campiello. Il film è stato presentato alla mostra del Cinema di Venezia nella sezione Giornate degli Autori. E’ ambientato in Italia, precisamente in Toscana, in un paesino, Piombino, la cui economia è totalmente assorbita dall'industria dell'acciaio Lucchini che occupa la quasi totalità della popolazione locale. In mezzo a questa realtà, fatta di cemento fioriscono le adolescenze di Anna e Francesca (Matilde Giannini e Anna Bellezza) quattordicenni alla scoperta di nuove emozioni e con la legittima necessità di vivere valori decisamente migliori di quelli offerti dal contesto squallido in cui vivono in quanto esseri umani in evoluzione. Le loro vite sono infatti invischiate in mezzo a padri violenti, come quello di Anna, o assenti e con il vizio del gioco, e hanno uno sguardo necessariamente diverso da quello degli adulti assuefatti a uno stato di cose per forza destinato a non funzionare e a cambiare. Alessio, (Michele Riondino) fratello di Anna, lavora nell'acciaieria da tutta la vita, e ritiene che quello sia il lavoro più dignitoso e pulito per lui, ma in realtà cova rabbia per le sue condizioni precarie e la sua vita insoddisfatta. Oltre a questo, Alessio si immischia in affari poco puliti e soffre per il desiderio di conquistare una donna che ritiene al di fuori della sua portata, Elena, che torna in città e lavora come dirigente. Elena è interpretata dall'attrice Vittoria Puccini. Il contesto è dunque quello che non offre nessuno sbocco e apparentemente lascia l'amaro in bocca per il suo grigiore. Anna e Francesca vivono la loro adolescenza in mezzo a un contesto poco sano e poco pulito, e sognano giustamente di andarsene da quel posto, immaginando e progettando una vita altrove, magari nella vicina Isola d'Elba. Nello sviluppo della trama si innescano meccanismi anche poco chiari nella storia personale e intima delle due ragazze, che si trovano a dover affrontare la crescita senza punti di riferimento validi e per questo motivo si ritrovano a tentare di sorreggersi l’una con l’altra. L'acciaio del titolo ricorda e rievoca perfettamente lo squallore, la durezza, il grigiore di un mondo che stritola creatività e valori, e non lascia spazio ad aspirazioni ben migliori. Nel cast anche Luca Giustini e Francesco Turbanti.
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