Capire il ruolo interpretato da Claudia Cardinale nel film di Sergio Leone C'era una volta il West, non è affatto semplice per svariati motivi: innanzitutto perché il personaggio da lei interpretato è decisamente criptico in quanto inizialmente Jill sembra cadere vittima dei personaggi – più o meno malvagi – che incontra sulla sua via. Se si dà un rapido sguardo al film, infatti, sembra che Jill si conceda e si “sottometta” prima a Cheyenne (un bandito molto noto), poi, in misura molto più marcata, a Frank, lo spietato sicario interpretato da uno strepitoso Henry Fonda che vuole ottenere il suo terreno. Tuttavia, se si entra, per così dire, nella psicologia del personaggio, è possibile accorgersi che in verità Jill tiene testa a tutti gli altri personaggi (maschili) del film e in particolare proprio al sicario: una prova di ciò è data dalla scena in cui Jill viene “sottomessa” da Frank; egli, infatti, crede che Jill sia caduta nelle sue grinfie (tant'è che ella metterà all'asta il suo terreno come le è stato ordinato da Frank – ma la motivazione del gesto di Jill è del tutto indipendente dal volere del sicario), ma in verità è Jill – con la complicità di Armonica e Cheyenne – a tenere sotto scacco Frank. Come dimostra, infatti, la scena in cui Frank tenta di ricomprare il terreno che gli era stato soffiato da Armonica con un astuto stratagemma (egli finge di consegnare Cheyenne per intascare 5000$ di taglia e avere così i soldi per comprare il terreno di Jill), egli, nell'andare via dal saloon, si accorge che nessuno è più disposto a proteggerlo e che, anzi, ci sono gli uomini di Cheyenne (il quale è segretamente attratto da Jill) che vogliono la sua testa.
Un secondo elemento che è difficile notare a una prima visione del film è rappresentato da ciò che Jill incarna: il film di Sergio leone, infatti, è una sorta di “testamento” che il Maestro ha voluto lasciare ai posteri, in quanto questa pellicola è una delle ultime che egli realizza (a essa succedono Giù la testa e il capolavoro C'era una volta in America). È proprio avendo in mente questo dato che è possibile cogliere nella trama del film alcuni elementi utili ai fini della comprensione del personaggio di Jill: da un punto di vista prettamente narrativo, infatti, ella è la vedova ereditiera di Brett McBain, ucciso selvaggiamente da Frank per avere il controllo del suo terreno, poiché su quel terreno sorgerà la ferrovia di Morton (il boss del sicario).
Messa in questi termini, la trama sembra quella di un classico western: tuttavia, Jill non è solo la bella moglie di un possidente terriero; ella è la prima donna forte e risoluta in un film western. Prima di allora, infatti, le donne di questo genere di film erano piuttosto sottomesse al volere del marito, nonché dedite alla famiglia e ai figli. Jill, da questo punto di vista rappresenta un elemento di assoluta novità, anche perché Leone ha pensato bene di eliminare (fisicamente, poiché tutta la famiglia di Brett viene sterminata simbolicamente il giorno del matrimonio della figlia maggiore) gli elementi che appartenevano al vecchio filone western e di innestarne uno nuovo: Jill, appunto. L'elemento di novità di Jill è rappresentato anche, se non soprattutto, dal suo background: ella lavora come prostituta d'alto rango a New Orleans, ma, nonostante ciò – anzi, forse proprio per questo – lei sogna di poter vivere liberamente secondo i suoi personali interessi e aspirazioni.
Dunque il ruolo di Jill all'interno del film-testamento C'era una volta il West è duplice: da un lato essa rappresenta la prima donna indipendente ed emancipata nella storia del genere western; dall'altro questa sua forza serve al regista per rompere con la tradizione western che lo rese famoso per impiantare i germi di una nuova rinascita di questo genere di film. Non è un caso, infatti, che una delle ultime, suggestive, immagini del film, siano incentrate su Jill e sul suo ruolo manageriale: ella è la pioniera di una rinascita del ruolo della donna nella cinematografia hollywoodiana.
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