A soli tre giorni dai drammatici eventi di Parigi contro la rivista Charlie Hebdo, a Bucarest, invece, c’è una Romania tradizionale e consuetudinaria che si riunisce per commemorare un parente defunto, e il risultato è una bagarre di personaggi e umori che inquadrano la nazione di oggi. Lary – interpretato dall’attore Mimi Branescu – è un rappresentante di farmaci, figlio del “caro estinto”, e tra i parenti che incontra in questa mega-riunione familiare c’è una vecchia e amabile decana, la zia Ofelia – interpretata da Ana Ciontea – che racconta coraggiosamente i fatti del passato, riferiti al regime di Ceausescu, come meno opprimenti e drammatici di come li vedono i suoi figli e nipoti: il ricordo dei grandi eventi commemorativi, seppur di regime, erano anche occasioni per vivere l’aggregazione sociale e la condivisione degli animi, in una fatua allegria, ma comunque degni di essere vissuti e diventare, per quelli della sua generazione, dei memorabilia.
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