“Sette spose per sette fratelli” (1954) è una delle commedie più celebri della produzione hollywoodiana di quel periodo. La trama è ben nota a tutti, un gruppo di sei fratelli spaccalegna che abitano una baita di montagna seducono e rapiscono altrettante ragazze di un villaggio poco distante per averle in sposa. Le ragazze, dapprima spaventate, finiscono per innamorarsi dei loro sequestratori portando a loro insaputa il primo caso di sindrome di Stoccolma sul grande schermo. Tornata la primavera, arriva l’occasione per unire le coppie in matrimonio per scelta delle giovani donne.
Il maggiore, è già convogliato a nozze, dei fratelli è Adamo (ispiratore del rapimento), personaggio interpretato da Howard Keel. La voce italiana è prestata da Emilio Cigoli, un pioniere del doppiaggio non solo italiano ma internazionale, una figura in grado di costruirsi una solida carriera mentre il cinema muto abbandonava per sempre gli schermi. Il lavoro di Cigoli è stato fondamentale per portare nel Paese i maggiori film stranieri dell’epoca e contribuire alla crescita culturale e, in questo caso, per lo svago degli italiani.
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