Mario Monicelli cresce a Viareggio dove sviluppa la passione per il cinema. Realizza il suo primo cortometraggio nel 1934 con Alberto Mondadori, intitolato “Il cuore rivelatore”, ispirato da un racconto di Poe. Diviene aiuto regista di diversi registi quali: Gustav Machaty, Genina, Camerini, Gentilomo, Bonnard, Germi. Il suo esordio alla regia è con il ilm “Totò cerca casa” (1949), girato insieme all’amico Steno, questo sodalizio porterà alla creazione di altri 8 film. Il primo film che gira da solo è “Proibito” (1954) con Lea Massari. Il successo arriva con “I soliti idioti” (1958) e “La grande guerra” (1959). Con il film “I compagni” (1963) riceve una nomination agli Oscar, tuttavia venne poco considerato dalla critica. Altri film noti girati da lui furono: “L’armata Brancaleone” (1966), “La ragazza con la pistola” (1968), “Un borghese piccolo piccolo” (1977), “Speriamo che sia femmina” (1986). Vince un Leone d’Oro per il film “La grande guerra” e uno per la carriera nel 1991. Attraversa la crisi cinematografica del 1990, riuscendo a dirigere la commedia nera “Parenti Serpenti” (1992), successivamente gira “Cari fottutissimi amici” (1994), “Facciamo Paradiso” (1995) e “Panni Sporchi” (1999).
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