"Capitalism: A Love Story" è un discusso film documentario, uscito nei cinema di tutto il mondo nel 2009. Il suo regista e produttore è Michael Moore, che l'ha presentato al pubblico in occasione della mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Si tratta di un lavoro molto complesso, che verte sulla crisi finanziaria scoppiata nel 2006 a causa dei cosiddetti "mutui subprime". Il documentario denuncia il sistema economico americano, esponendo un'aspra critica contro il capitalismo. Sotto accusa finiscono vari aspetti del sistema a stelle e strisce, tra cui la mentalità regnante a Wall Street e l'influenza della Goldman Sachs sul governo.
Michael Moore indaga sulla disparità sociale, focalizzandosi sulla vita difficile degli operai e sull'influenza cristiana ed evangelica sull'economia americana. Il suo tocco dà a "Capitalism: A Love Story" quel guizzo in più, tipico di un Moore già vincitore dell'Oscar al miglior documentario nel 2003 per "Bowling a Columbine", nel quale indaga sulla facilità di reperimento di armi da fuoco negli Stati Uniti e il loro relativo uso e abuso. Celebre è anche il documentario "Fahrenheit 9/11" del 2004, incentrato sugli attentati alle Torri Gemelle di New York e ai possibili legami della famiglia Bush con quella di Bin Laden.
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