È una storia che racconta dell’Oriente quella di “Knight of cups”, pellicola del 2015 il cui titolo ricorda la carta dei tarocchi che rappresenta il “cavaliere di coppe”.
Il film è scritto e diretto da Terrence Malick, definito un regista di talento, maniaco del dettaglio, tanto da aver prodotto fino ad ora sette pellicole, e nonostante questo è ritenuto uno dei migliori. Nominato per tre volte agli Oscar, Malick nasce a Ottawa, nello stato dell’Illinois, si laurea ad Harvard in filosofia e debutta nel mondo del cinema in veste d’attore, nelle pellicole “Per una manciata di soldi” e “La rabbia giovane”. Ma Malick non è un regista come gli altri: non approva la televisione, tanto più lo star system hollywoodiano e ne prende le distanze, senza concedere alcuna intervista e focalizzandosi soltanto sulla propria produzione. L’ossessione per il dettaglio ha portato Malick a realizzare in veste di regista soltanto sette pellicole in tutta la sua carriera: escludendo “La rabbia giovane” già citata, sono seguiti altri successi come “I giorni del cielo”, per cui fu premiato a Cannes nel 1979, “La sottile linea rossa”, grazie al quale vinse l’Orso d’Oro a Berlino nel 1999, “The New World - Il nuovo mondo”, “The Tree of Life”, che lo portò alla vittoria della Palma d’Oro a Cannes nel 2001 e una nomination agli Oscar per la categoria di “miglior regia”, “To the Wonder” e l’ultimo, “Knight of Cups”. Come progetti futuri, per l’anno corrente è prevista l’uscita del film “Voyage of Time”.
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