La commedia di Marco Ponti replica il format di “Io che amo solo te” con un tocco in più di serietà rispetto al cast dell’anno precedente. Questa volta siamo a Polignano a Mare, in un ambiente decisamente invernale – c’è pure la neve – e Damiano (Riccardo Scamarcio) continua ad andare in giro per il paesino senza casco. La moglie, Chiara (Laura Chiatti) è incinta ed è più che mai inconsapevole dei tradimenti che il marito continua a commettere nonostante i due stiano costruendo una famiglia propria.
Damiano ha quindi una relazione clandestina con Maria Elettra Gorietti che pretende una relazione seria, soprattutto dopo aver scoperto di essere – anche lei – incinta.
A nulla servono le lunghe conversazioni con il parroco del paese Don Mimì (Michele Placido), così tipicamente italiano e democristiano. Insomma un perfetto quadretto dal quale gli uomini non escono propriamente puliti: fedifraghi, mascalzoni e doppiogiochisti sono gli aggettivi più teneri che vengono in mente dopo aver letto la trama che, proprio per questo in certe parti appare quasi scontata.
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