Dietro la macchina da presa di Malick, insieme a Natalie Portman e Christian Bale, vediamo ricomparire anche Ryan O’Neal, idolo degli anni ottanta che ha lasciato il segno nel cuore di una generazione. Un successo tutto meritato per aver interpretato Oliver Barrett in Love Story del 1970, per lui tutti presupposti sono buoni per crearsi un’ottima carriera ma si sa, una volta che si raggiunge l’apice del successo è molto facile anche cadere. Quello che aspetta il giovane O’Neal è una vita disseminata di scandali, droga, storie d’amore finite male, e piccole medie parti in acclamate serie tv.
Ora però, con i suoi 75 anni suonati, lo vediamo alle prese con Knight of cups l’ultima densa pellicola di uno dei registi più acclamati di Hollywood: Terrence Malick. Qui Ryan O’Neal interpreta Ryan un personaggio enigmatico che vediamo comparire durante una festa sfrenata senza inibizioni o regole, in un ambiente quindi di perdizione per il protagonista, Rick, il cui obiettivo è proprio la ricerca di sé. L’omonimia tra personaggio e attore potrebbe lasciar presagire che in realtà Ryan non faccia altro che rappresentare se stesso nella pellicola. Inoltre, come si può dedurre dal titolo (che si traduce letteralmente in fante di coppe), il film basa la sua struttura narrativa sull’esoterico mondo dei tarocchi, per questo è scandito da capitoli che prendono il nome proprio dalle carte. È nella carta dell’eremita che troviamo il personaggio di Ryan, un’altra allusione forse alla travagliata vita di un attore sull’onda del successo che inesorabilmente si ubriaca di fama e potere fino quasi a raggiungere l’alienazione. Chi è quindi Ryan O’Neal in Knight of cups? Probabilmente non c’è dato saperlo davvero, l’ennesima ricerca di sé, Ryan come Rick alla disperata ricerca di una perla nascosta di cui entrambi sembravano essersi dimenticati. A voi cinefili l’ardua sentenza.
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