La Russia offre una varietà di prodotti televisivi di notevole interesse. Dopo alcuni anni vissuti un po' in sordina è riuscita ad appassionare gli spettatori nazionali e anche esteri.
Il filone delle saghe reali ispirate alla loro ricchissima storia comprende una serie nuovissima che tratta di Caterina II La Grande; la serie di dodici puntate narra le vicende degli anni giovanili dell'imperatrice interpretata dalla giovane e talentuosa attrice Yulia Snigir. La serie è appositamente pensata per un pubblico internazionale e approderà sugli schermi a maggio.
Di genere diverso e più caratteristica è la serie comica "Fizruk": il protagonista Foma deve riconquistare la fiducia del suo capo e per farlo diventa professore di ginnastica nella scuola dove lavora sua figlia. Si mette nei guai a ogni episodio, mettendo in contatto diversi generi di personaggi divertenti: adolescenti scatenati, direttore di scuola, belle donne. Utile anche per calarsi nella tipicità russa contemporanea.
"Ottepel - Disgelo"(2013) tratta invece di un gruppo di attori, registi, troupe e operatori russi degli anni sessanta. Le vicende personali degli attori e degli operatori, tra ambizione e relazioni, si snodano con gli obiettivi professionali e i richiami all'atmosfera di quegli anni in Russia. La serie è stata trasmessa sul canale principale.
Non molto originale ma godibile "I tre moschettieri" diretta da Sergei Zhigunov.
"Il prezzo della vita" invece tratta di un medico imprigionato da false accuse che in carcere diventa avvocato. Una volta rilasciato, grazie alle sue conoscenze mediche e legali, si dedica alla difesa di coloro che hanno subito torti e negligenze sanitarie.
La serie "Il colore del ciliegio selvatico" è adatta ad un pubblico giovanile e ambientata nella metà del secolo scorso in Russia, con protagoniste due giovani studentesse alla conquista della capitale. I toni sono appositamente accordati agli studenti e ai giovani e la storia si sviluppa tra l'evoluzione personale delle due amiche con ambientazioni tipiche dell'epoca.
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