“Aquarius” (2016) è stato presentato a Cannes quest'anno, ottenendo una Nomination per la Palma d'Oro. La bellezza del film, riconosciuta anche dalla giuria della prestigiosa competizione europea, sta tutta nella storia e nel racconto filmico: la vicenda prende il via da una battaglia burocratica in quanto la protagonista del film è l'unica occupante di un vecchio palazzo che i nuovi proprietari vorrebbero buttare giù per edificarne uno nuovo e molto più all'avanguardia. Le proteste che scatena la donna (interpretata da una straordinaria Sonia Braga) la porteranno, pian piano, ad alienarsi dai suoi stessi figli. Il modo di agire degli spietati proprietari è per lei, donna libera e indipendente, totalmente incomprensibile.
La colonna sonora del film ne segue l'andamento: così come il racconto segue il flusso di pensieri della donna, così le musiche che accompagnano le scene più importanti diventano ora più calzanti ed energiche, ora più malinconiche e dimesse. La colonna sonora, inoltre, restituisce le ambientazioni brasiliane del film con straordinaria forza e le contrappone a musiche più “occidentali”, quasi a sottolineare l'estraneità dei proprietari del palazzo con tutto il background della donna. Le tracce in questione sono “Another One Bites The Dust” dei Queen, “Toda Menina Banana” di Gilberto Gil, “Sentimental Demais” di Altemar Dutra, “Quinteto de Madeiras” di Mateus Alves, “Dois Navegantes” di Ave Sangria.
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