Se siete alla ricerca di un film fuori dagli schemi, in grado di emozionare e commuovere pur nella sua spiazzante semplicità, allora sicuramente apprezzerete Heart of a dog, storia di una cagnolina speciale e della sua morte, ma soprattutto del vuoto incolmabile che ha lasciato nella vita di Laurie Anderson, l'artista e regista della pellicola, che ha voluto confrontarsi con il tema della perdita in un esordio cinematografico degno della sua sensibilità di performer. Vedova di Lou Reed, la Anderson concorrerà in gara alla 72esima mostra del cinema di Venezia.
Una pellicola difficile soprattutto per una donna che, come lei, ha affrontato più volte il dolore della perdita, prima con la morte della madre, poi con quella della sua adorata cagnolina, e infine il vuoto enorme causato dalla scomparsa del marito, il rocker deceduto nel 2013.
A proposito di questo film Laurie Anderson ha dichiarato: «Il mio lavoro cerca di creare immagini attraverso parole e raffigurazioni. Voglio provocare una reazione più che spiegare qualcosa. Non amo le cose confuse, ma mi piace che siano multiformi»
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