László Nemes è un giovane regista ungherese che ha già vinto molti premi con i suoi cortometraggi, ma che per presentare il suo primo lungometraggio è stato scelto all'interno di una vetrina prestigiosissima, ovvero quella del 68esimo Festival del Cinema di Cannes. Il suo primo lungometraggio "Son of Saul" è infatti in concorso per vincere la Palma d'Oro.
"Son of Saul" è un racconto sull'olocausto ebreo e gli orrori dei campi di concentramento, narrato da un'ottica molto specifica. Il film infatti segue due giorni dell'esistenza di Saul Ausländer, un ebreo ungherese rinchiuso nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Saul fa parte del Sonderkommando, ovvero un gruppo di prigionieri che viene costretto ad aiutare i nazisti nell'opera di sterminio.
Un giorno, mentre è al lavoro presso i forni crematori, Saul trova il corpo di un bambino che si convince essere suo figlio. A questo punto, farà di tutto per non bruciarlo con gli altri, ma per dargli una degna sepoltura, e trovare un rabbino che reciti per lui il rito funebre.
L'interprete principale è Géza Röhrig, al suo debutta sul grande schermo, affiancato da Levente Molnár (Ábrahám), Urs Rechn (Oberkapo Biederman), Marcin Czarnik (Feigenbaum), Sándor Zsótér (dottore), Todd Charmont (Braun), Christian Harting (Busch), Kamil Dobrowolski (Mietek).
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