Un ispettore certamente imbranato e maldestro, distratto e fuori dalle regole imperative dei suoi colleghi “più affidabili”: in realtà è proprio questo che accresce l’approvazione di quelli che, come lui, non si sentono “bravi e audaci” - come i supereroi dei fumetti - ma appartengono alla quasi totalità degli individui che vivono, e sopravvivono, in una grande città come Bologna. Ebbene sì, la città con la prima università del mondo e con uno dei più bei centri medioevali, ma al contempo realtà consumata in una difficile condizione di città metropolitana dove i guasti delle periferie non integrate, dei gruppi criminali senza scrupoli, delle bande e dei bulli in età adolescenziale impazzano, diventa lo scenario perfetto anche per l’ambientazione di noir polizieschi. Bologna come New York o Los Angeles? Piazza Grande come Grand Avenue o il sobborgo dei Queens?
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