Voleva proprio lui, Valerio Mastandrea, il regista Marco Bellocchio per il ruolo dell’inquieto e fragile Massimo, giornalista di successo tormentato dalla precoce perdita della madre nel film “Fai bei sogni”, versione cinematografica del romanzo in cui Massimo Gramellini ha raccontato la sua storia familiare. Mastandrea perché - così ha dichiarato il regista a Cannes, dove lo scorso maggio ha presentato il film in anteprima nella Quinzane des Realisateurs – nonostante la fisionomia solida e sensuale, l’attore romano riesce ad esprimere intensa malinconia.
Infatti nel film interpreta il giornalista torinese capace di costruire in pochi anni una carriera brillante, sperimentando la cronaca sportiva, il ruolo di inviato di guerra, la gestione di una seguitissima rubrica di posta dei lettori e la scrittura romanzesca. Il contraltare di questa sicurezza professionale è però l’angoscia per la ferita mai guarita della morte della madre per una causa drammatica che si svelerà solo dopo la scoperta di una lettera. Nel cast del film, accanto a Mastandrea c’è Berenice Bejo, attrice argentina naturalizzata francese nota per la pellicola “The Artist” (2011), che le era valsa la candidatura al Premio Oscar.
In “Fai bei sogni”, Bejo interpreta il ruolo di Elisa, donna di cui Massimo si innamora e che lo aiuta a superare il dolore del lutto. Ci sono poi Fabrizio Gifuni nel ruolo di un imprenditore suicida che ricorda Raoul Gardini, Guido Caprino (il padre di Massimo), Roberto Herlitza, sacerdote confidente del protagonista. L’esordiente Barbara Ronchi interpreta la soffusa figura della madre, mentre l’ex miss Italia Miriam Leone è la ragazza del legame sentimentale che fallisce perché Massimo non ha ancora imparato ad amare.
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