Tra le metafore della vita più gettonate da registi e sceneggiatori, compare senza dubbio la potenza del mare; con la sua ricchezza di imprevisti e difficoltà da superare, i film ambientati tra le onde parlano spesso di avventure che attraversano il tempo ed i generi, senza mai passare di moda. Le emozioni che suscitano immagini paradisiache come quelle dell’isola deserta di Nanuya Levu nel complesso delle Fiji ad esempio, sono diventate il posto dove molti hanno sognato di vivere una fantastica storia d’amore a seguito della produzione del film “Laguna Blu” del 1980, diretto dal regista Randal Kleiser e tratto dal romanzo “La laguna azzurra” dello scrittore del primo Novecento Henry De Vere Stacpoole; in questa pellicola abbiamo visto amoreggiare una giovanissima Brooke Shields ma nel caso voi stesse navigando in mezzo al mare e non stiate soggiornando come lei in una splendida spiaggia, potreste avere poca voglia di guardare un film che parla di assalti di pirata fantasma che tormentano i sogni dei poveri protagonisti. È quindi necessario tenere a mente che i film dove compaiono gli oceani nella loro grandiosa maestosità, possono essere guardati da diversi punti di vista: quello de “Lo Squalo” ad esempio, film del 1975 diretto da Steven Spielberg basato sull'omonimo romanzo thriller di Peter Benchley, oppure possono essere ulteriormente filtrati attraverso l’avventurosa saga cinematografica prodotta dal 2002 ad oggi da Jerry Bruckheimer “Pirati dei Caraibi”; quello che di certo rimane è che alcuni dei film più belli di sempre, restano ambientati proprio al mare.
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