Jean Reinhardt nasce a Liberchies, un piccolo paese vicino Pont à Celles, in Belgio, nel 1910. E’ conosciuto in tutto il mondo come Django, soprannome di tipica usanza sinti. Egli infatti appartiene ad una famiglia di girovaghi che dopo lunghi viaggi, decise di fermarsi definitivamente alle porte di Parigi. Ed è qui che la sua carriera di grande chitarrista jazz prende il volo.
Espertissimo suonatore di banjo, a diciotto anni, a causa di un incendio, subisce una menomazione alla mano sinistra, ma non si arrende, il suo amore per la musica è troppo forte e inventerà una nuova tecnica che lo porterà negli anni trenta, a formare “Le Quintette du Hot Club de France”, di stampo jazzista, insieme al violinista Stéphane Grappelli. I brani eseguiti dal quintetto e da questo grande talento saranno utilizzati come colonna sonora del film drammatico Eins del 1971, diretto da Ulrich Schamoni. Capolavori come Minor Swing, in Lacombe Lucien, del 1974, di Louis Malle, o Please be kind e The man I love in Aint Misbehavin, sempre del 1974, diretto da Peter Neal, diventeranno memorabili, tanto che numerosi altri musicisti utilizzeranno le registrazioni di Django, come nel caso del compositore Henry Mancini per la colonna sonora del film di John Kordy Alex and the Gypsies del 1976. La musica di Reinhardt fa da sfondo a King of the Gypsies del 1978, dove addirittura Stéphane Grappelli si esibisce nel film, mentre i brani Body and Soul e I’ll See You in My Dreams, sono tra i preferiti da Woody Allen nella sua commedia Stardust Memories del 1980.
Woody è un appassionato di Django e in Sweet and Lowdown del 1999, s’ispira proprio a lui per delineare la figura del protagonista Emmet Ray, mentre esegue i brani originali When Day is Done, Avalon e Liebestraum No. 3. In L.A. Story di Mick Jackon, del 1991, l’attore Steve Martin è accompagnato sulle scene dalle sublimi sonorità di I’ve had my moments, La Mer e Smoke Rings. La celebre Nuages sottolinea invece uno dei momenti più toccanti in Gattaca di Andrew Niccol, del 1997.
La poesia musicale, la maturità e l’originalità artistica di Django, compaiono nel film The Aviator di Martin Scorsese, del 2004, con i brani I Can’t give you anything but love e Où est tu, mon amour.
Sono ancora in corso le riprese del film biografico Django Melodies di Etienne Comar, omaggio al compositore, giustamente definito dai critici, la “leggenda gitana”.
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