La Guerra di Corea infuriò tra il 1950 e il 1953, a pochi anni dal termine della Seconda Guerra Mondiale. In quel momento si era in piena guerra fredda, e l'intervento delle forze alleate nella situazione che si era creata tra nord e sud Corea fece sfiorare il rischio di un nuovo uso dell'atomica.
Molti film hanno raccontato le fasi salienti, o episodi, di quel conflitto. "I figli della gloria" ("Fixed Bayonets!", 1951) fu girato da Samuel Fuller mentre i fatti narrati si stavano ancora svolgendo, ed infatti ha un taglio documentaristico; "Ombre gialle" ("Target Zero") risale al 1955 e fu diretto da Harmon Jones. Tra gli interpreti c'è Charles Bronson.
Racconta invece di un singolo episodio, ovvero la battaglia di Pork Chop Hill, il lungometraggio del 1959 di Lewis Milestone "38° parallelo: missione compiuta" ("Pork Chop Hill"). Tra gli interpreti ci sono Gregory Peck e George Peppard; questo combattimento fu uno di quelli che decisero la fine della guerra. Nel 1961 "Un eroe di guerra" ("War is hell") di Burt Topper vinse un premio fuori concorso al Festival di Cannes, e "Và e uccidi" ("The machurian candidate", 1962), di John Frankenheimer, trae la sua sceneggiatura da un libro. Il protagonsita è Frank Sinatra, che interpreta un soldato che di ritorno dalla Corea comincia a ricordare alcuni trattamenti subiti da lui e altri commilitoni.
Il film più noto sulla Guerra di Corea è però stato girato da Robert Altman nel 1970, ed è "M*A*S*H", anmbientato in un ospedale da campo (cui allude il titolo). Questa pellicola ebbe cinque nomination agli Oscar e ne vinse uno.
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