Gotham, otto anni dopo la morte di Harvey Dent, è una città pulita, ma non è la stessa cosa per la coscienza del commissario Gordon. Bruce Wayne vive incapace di dare un senso alla sua esistenza dopo la morte di Rachel e il pensionamento di Batman. Arriva così Bane, un mercenario reso mostruoso da una maschera antidolorifica, che dopo aver portato la Wayne Enterprises alla bancarotta, le ruba il reattore nucleare convertendo il nucleo, pensato per produrre energia pulita, in un ordigno atomico. Mentre Bruce è in prigione, Bane instaura a Gotham City un regime del terrore e affida il detonatore nelle mani di un cittadino misterioso.
Vi indichiamo alcune delle citazioni del film…
Bruce Wayne (Christian Bale)
«Chiunque può essere un eroe, anche un uomo che ha fatto qualcosa di così semplice e rassicurante come mettere un cappotto sulle spalle di un ragazzo giovane, per fargli sapere che il mondo non era finito.»
«O muori da eroe o vivi abbastanza a lungo da diventare il cattivo. »
Bane (Tom Hardy)
«Quando Gotham sarà in cenere, avrai il mio permesso di morire»
Jim Gordon (Gary Oldman) e Bruce Wayne (Christian Bale)
Jim Gordon: «Non mi è mai importato sapere chi fossi.»
Bruce Wayne: «E hai fatto bene!»
Gordon: «Ma Gotham dovrebbe conoscere l'eroe che l'ha salvata dalla morte.»
Bruce Wayne: «Chiunque può essere un eroe, anche un uomo che fa una cosa semplice e rassicurante come mettere un cappotto sulle spalle di un bambino per fargli capire che il mondo non è finito!»
«Arriva un punto, molto estremo, in cui le strutture ti abbandonano e le regole non sono più un'arma, sono catene che imprigionano te ma non un criminale. Un giorno forse affronterai un simile momento di crisi. In quel momento spero che tu abbia un amico come l'ho avuto io, che affondi le sue mani nel fango in modo che le tue possano restare pulite!»
Alfred (Michael Caine)
"Sai perché cadiamo, Bruce? Per imparare a rimetterci in piedi!"
"Ricorda quando ha lasciato Gotham, prima di tutto questo, prima di Batman? È stato via sette anni. Per sette anni l'ho aspettata sperando che non tornasse più. Ogni anno facevo una vacanza, andavo a Firenze. C'è un caffè sulle rive dell'Arno, ogni sera andavo a sedermi lì e ordinavo un Fernet Branca... e avevo un sogno: che un giorno, guardando tra la gente, e i tavoli, l'avrei vista lì con sua moglie e magari con un paio di marmocchi. Lei non mi avrebbe detto una parola e nemmeno io a lei. Ma entrambi avremmo saputo che ce l'aveva fatta, che era felice…".
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