È bene sottolineare che Fatih Akin è nato ad Amburgo il 25 agosto 1973. È un noto regista, produttore cinematografico, sceneggiatore e attore tedesco. Bisogna far notare che dieci anni fa (e questo precisamente nel 2004) il regista turco girò la quarta pellicola denominata “La sposa turca” (Gegen die Wand). Tale pellicola aveva Birol Ünel e Sibel Kekilli, che interpretavano i due protagonisti principali, e riuscì in una grande impresa: quella di essere premiata come miglior pellicola al Festival di Berlino e dall’European Film Awards. Queste straordinarie affermazioni hanno contribuito a rendere il regista tedesco noto a livello internazionale.
Nel lontano 1998 Akin esordisce come regista nel film “Kurz und schmerzlos” che è il suo primo lungometraggio. Successivamente ha diretto “Im Juli” nel 2000 e “Wir haben vergessen zurückzukehren” nel 2001 e “Solino” nel 2002. Nel 2004 fonda una casa di produzione cinematografica, realizza con “La sposa turca” una innovativa prima parte di una trilogia sull’amore, la morte e il demonio.
L’anno seguente realizza il primo documentario che si intitola “Crossing the Bridge - The Sound of Istanbul”. Nel 2006 realizza la seconda parte della trilogia con la pellicola “Ai confini del paradiso”. Grazie a questo film riesce a vincere il premio per la miglior sceneggiatura al 60° Festival di Cannes. Nel 2009 realizza “Soul Kitchen”, film presentato al Festival di Venezia 2009, capace di aggiudicarsi il Leone d’argento – Gran premio della giuria.
Quest’anno la sua pellicola “The Cut” viene presentata alla 71^ Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Il film tratta un episodio del Genocidio Armeno.
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